Bologna, Comune distribuirà gratis pipe per il crack: è polemica

pipe per il crack

A partire dalle prossime settimane il Comune di Bologna distribuirà pipe gratuite per il crack ai consumatori della sostanza

Entra così nel vivo, dopo una prima fase partita un anno e mezzo fa, la sperimentazione di Palazzo d’Accursio in ottica di riduzione del danno. A distribuire la pipa in alluminio per inalare la droga a base di cocaina saranno gli operatori di strada di Asp, ma si potrà anche richiederlo negli spazi di Fuori binario in via Carracci. Una notizia che ha provocato diverse polemiche tra i partiti dell’opposizione.

“Una misura per ridurre il consumo”

Una misura (il costo delle 300 pipe acquistate si aggira intorno ai 3.500 euro) nata per contrastare l’aumento di utilizzatori di crack sotto le torri. Secondo i dati Ausl solo quelli in carico erano 518 al 30 giugno, di cui, 134 nuovi casi. Erano 353 nel 2023 e 456 nel 2024.

Le motivazioni del Comune

“Il crack — spiega l’assessore Matilde Madrid — resta una sostanza con gravi effetti sulla salute, ne siamo consapevoli. La politica di riduzione del danno punta principalmente a intercettare queste persone: il 55% sono italiani. La sperimentazione ha dimostrato che l’utilizzo di strumenti adeguati consente di ridurre il consumo e le patologie secondarie come sanguinamenti, tracheiti, infezioni derivate dall’utilizzo di materiali improvvisati e condivisi per questo la estendiamo”. Nella stessa ottica il Comune fornisce test per il drug checking, un kit per l’analisi delle sostanze da consumare.

Salvini: “La droga va fermata, non incentivata”

“Pipe per il crack distribuite dal Comune di Bologna, a spese dei contribuenti? Questa è follia. La droga è morte e fa schifo. Va fermata, non incentivata”, ha commentato il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini.

Lega: “Punto di non ritorno”

L’iniziativa del Comune ha, infatti, scatenato soprattutto l’opposizione. “La scelta del Comune di Bologna, guidato dalla sinistra, di distribuire pipe gratis per il crack ai tossicodipendenti rappresenta un punto di non ritorno. Pd e compagni chiariscono, una volta per tutte, che non hanno alcuna intenzione di combattere la diffusione della droga e di fermare gli spacciatori”. Così in una nota Silvia Sardone, vice segretario della Lega.

Matteo Lepore

Fratelli d’Italia: “E’ incitazione al consumo”

Contro la misura si è scagliata anche Fratelli d’Italia con l’europarlamentare Stefano Cavedagna: “Denunciamo Lepore e la giunta per incitazione al consumo e allo spaccio di droghe. Distribuire pipe gratis per consumare crack, peraltro impiegando soldi dei bolognesi, è davvero inaccettabile e oltre ogni scelta assennata. Pare una vera e propria istigazione a delinquere. Lepore finisce per promuovere il consumo di droghe”.

Gasparri: “Decisione assurda e vergognosa”

Sulla stessa linea anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Il Comune di Bologna, invece di contrastare la diffusione delle droghe, si mette a fare l’aiutante degli spacciatori. Chi entra nell’orribile tunnel delle dipendenze deve essere aiutato per uscirne grazie al grande lavoro che fanno le comunità. Questa assurda decisione del Comune di Bologna, a guida Pd, è una vergogna”, ha scritto sui social.
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