Non solo un omaggio al cinema russo, ma un elogio della vita a Mosca e San Pietroburgo
Le parole di Woody Allen, intervenuto online a un dibattito in occasione della Settimana internazionale del cinema di Mosca (in corso dal 23 al 27 agosto) hanno suscitato la forte protesta di Kiev, che ha parlato di una vera “vergogna”.
Il quasi novantenne regista americano ha accolto l’invito degli organizzatori per parlare al pubblico moscovita, limitandosi tuttavia ad intervenire in videoconferenza ad un dialogo con il collega russo Fyodor Bondarchuk. Anche se ha aggiunto che non gli dispiacerebbe venire di persona in Russia.
Woody Allen ha ricordato di avere conosciuto il padre del suo interlocutore, Serghei Bondarchuk, insignito del titolo di Artista del Popolo dell’Unione Sovietica, Premio Oscar per il miglior film straniero nel 1968 con il film ‘Guerra e Pace’. E ha tenuto a sottolineare di aver visto l’intera pellicola, della durata di sette ore, in una sola giornata.
Successivamente il regista ha ricordato i suoi viaggi a Mosca e, durante l’epoca sovietica, nell’allora Leningrado (l’attuale San Pietroburgo). Il quattro volte Premio Oscar ha a definito quella nella città baltica “un’esperienza non molto piacevole”.
Ma poi, ha detto, “tutto è cambiato” con la fine dell’Unione Sovietica. Allen ha aggiunto che se qualche produttore russo gli offrisse una produzione in comune potrebbe pensare ad un copione del tipo “come si sta bene a Mosca e San Pietroburgo”.
Il ministero degli Esteri ucraino ha condannato la decisione dell’attore e regista americano di intervenire all’evento moscovita. “La partecipazione di Woody Allen alla Settimana Internazionale del Cinema di Mosca è una vergogna e un insulto al sacrificio di attori e registi ucraini uccisi o feriti dai criminali di guerra russi nella loro guerra in corso contro l’Ucraina”, ha affermato la diplomazia di Kiev. Il ministero degli Esteri ha aggiunto che partecipando a un festival che riunisce sostenitori e voci vicine al presidente Vladimir Putin, Allen ha scelto di “chiudere un occhio” sulle atrocità di Mosca.ANSA
Regime Zelensky, continuano gli arruolamenti forzari violenti
“Gli uomini vengono strappati alle loro famiglie e gettati nel macello.
Cittadini trasformati in munizioni umane.”
On arrache des hommes à leurs familles pour les jeter à la boucherie.
Des citoyens transformés en munitions humaines.
Et au milieu de ce chaos, un seul visage s’avance, toujours en action : Macron.
Non pas pour protéger, mais pour pousser.
Non pas pour sauver, mais pour… pic.twitter.com/NgOU0uOokF— Bertrand SCHOLLER (@55Bellechasse) August 21, 2025