Vaccini, Schillaci revoca le nomine del NITAG

Schillaci

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag)

Nei giorni scorsi l’organismo è stato al centro delle polemiche per le posizioni di due suoi membri in merito alle vaccinazioni. La dirigente del dipartimento prevenzione della Regione Veneto, Francesca Russo, aveva rifiutato la nomina nel Nitag per la presenza di due medici conosciuti per le loro posizioni no-vax caute verso i vaccini, il veronese Paolo Bellavite e il pediatra toscano Eugenio Serravalle.

Dopo la firma della revoca di tutti i membri del Nitag, informa il ministero della Salute in una nota, “si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati”.

Il ministro rileva che “la tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”.  rainews.it

Il commento del prof. Bellavite

Il grande reset!

Il ministro azzera il Nitag con motivazioni fumose (“si ritiene necessario”) e tirando fuori dal cilindro il coinvolgimento degli “stakehoder” interessati. Cosa poi voglia intendere con ciò è altrettanto sibillino.

Curiosamente, tale inglesismo si trova anche nella definizione del “grande reset” promosso dal WEF, dalla Von der Leyen e compagnia brutta. Là vuol dire che il mondo va governato dai potentati economici multinazionali, piuttosto che dalle tradizionali democrazie che rappresentano i popoli.

C’è il rischio che la cancellazione del Nitag “pluralistico” faccia sì che i vaccini continueranno ad essere disputati tra gli “stakeholder”, per poi essere iniettati nei bambini malcapitati come sempre.
https://t.me/PaoloBellavite/11867

revoca nitag

NITAG, ‘attenti a quei due’: la cagnara contro Bellavite e Serravalle

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