Gli allevatori del Nuorese sono preoccupati per gli effetti della vaccinazione dei capi contro la Dermatite Nodulare Contagiosa o Lumpy Skin Disease (LSD), le possibili controindicazioni e “l’assenza di un piano operativo chiaro“. E’ quanto emerso nel corso dell’assemblea della Coldiretti a Nuoro.
L’associazione, che già nei giorni scorsi aveva scritto a ministeri, istituzioni, alla Regione e agli assessorati competenti chiedendo “risposte puntuali” e un “piano definito”, ha ribadito il proprio impegno affinché ci sia “massima trasparenza” nella gestione della campagna vaccinale “e siano garantite tutte le misure necessarie a tutelare la salute degli animali e la sopravvivenza delle aziende“.
Dalle istituzioni sono iniziate ad arrivare le prime risposte, “ma — è stato ribadito — non basta: servono indennizzi concreti, tempi certi e un progetto a lungo termine per evitare che la malattia continui a devastare il settore”.
La Regione ha già messo a punto un piano vaccinale che prevede l’avvio della profilassi a tappeto da lunedì, grazie alle circa 300mila dosi acquistate dall’Unione Europea.
Ma a diversi allevatori non piacciono le sanzioni amministrative – da 2000 a 20.000 euro – alle quali si aggiungono la perdita del diritto agli indennizzi in caso di focolai, con possibili conseguenze penali, in caso di mancata profilassi. ANSA
(www.lanuovasardegna.it) – Nuoro Sono 28 i focolai confermati, 191 i casi e 30 le morti. Ancora, 1.589 i bovini da abbattere e 2.169 le aziende controllate nella sola zona di sorveglianza, pari al 60 percento di tutto il territorio dell’isola. Sono questi i dati aggiornati della piaga che sta affliggendo gli allevatori
Ma lo spauracchio più grande per gli operatori del settore, è quello legato alla normativa europea applicata dall’assessore regionale alla Sanità, Armando Bartolazzi. Una normativa che prevede abbattimenti massivi delle mandrie anche se venisse riscontrato un solo capo infetto.