Quadruplicamento ferrovia Castel Bolognese, comitati: serve dialogo con il territorio

Comitato 'NoViadotto'

QUADRUPLICAMENTO FERROVIA AV/AC BOLOGNA-CASTEL BOLOGNESE

All’indomani dell’interpellanza del 13 maggio presentata dal Consigliere Regionale Marco Mastacchi, rimangono scolpite nella pietra le dichiarazioni della Sottosegretaria alla Presidenza della Regione Manuela Rontini nei confronti del quadruplicamento ferroviario – “un’opera faraonica che rischia di sventrare le comunità locali e lascia invariata la situazione da Castel Bolognese per il tratto successivo”- “non siamo soddisfatti, serve lavoro vero con RFI affinché il progetto corrisponda alle richieste ….”- “serve dialogo con il territorio, servono soluzioni condivise” – “È necessario individuare soluzioni che minimizzino il consumo di suolo”.

Parole che finalmente hanno chiarito la posizione inequivocabilmente in linea con quanto sostenuto dal Coordinamento dei Comitati e fatto sì che anche la Regione sia uscita allo scoperto assumendo una posizione critica ed una netta presa di posizione su tutte le soluzioni progettuali fino qui proposte da RFI giudicate per nulla soddisfacenti, in sintonia con quanto sostenuto da Città Metropolitana, Circondario Imolese e numerosi Sindaci dei Comuni coinvolti.

In quest’ultimo periodo abbiamo registrato convergenza anche da parte delle Associazioni Agricole: Confagricoltori, Coldiretti, Cia e Terra Viva Cisl, che hanno espresso il loro no dichiarando che “nessuna delle proposte presentate da RFI nel corso del dibattito pubblico ha dedicato la giusta attenzione al mondo agricolo, ogni variante proposta presenta gravi impatti sulle aziende agricole che insistono sulle aree interessate. Le aziende agricole non sono contrarie all’opera, ma chiedono di essere ascoltate”.

Abbiamo appreso dalla stampa della nomina a Commissario del Ing. Aldo ISI attuale AD di RFI la cui nomina suscita molteplice perplessità, in quanto, considerato la rilevanza dell’opera e il coinvolgimento di diverse regioni (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia), una volta perfezionato l’iter di nomina, potrà avviare tutte le attività per la realizzazione degli interventi previsti sulla linea della dorsale adriatica.

A seguito delle citate dichiarazioni della Sottosegretaria, e dei nuovi scenari all’orizzonte, immaginiamo che nel frangente la Regione, per l’importanza e l’impatto che assume questa infrastruttura, come ha avuto modo di confrontarsi con i Sindaci, abbia già altrettanto interloquito con RFI.

Per capire quale posizione La Regione porterà al tavolo con il Commissario RFI e se e come intenderà coinvolgere i comitati dei cittadini e le Associazioni Agricole, abbiamo chiesto un incontro urgente al Presidente Michele De Pascale massimo rappresentante della Regione, che ha declinato la richiesta demandato l’incombenza all’Assessore Irene Priolo.

In questa fase di assordante silenzio è incomprensibile che i Comitati ed il coordinamento che tanto hanno fatto e contribuito per informare l’opinione pubblica, siano tenuti all’oscuro e gli si neghi l’ascolto e soprattutto non si capisce quale sia la posizione della Regione di fronte alle nuove scelte RFI.

Ora più che mai è in gioco la tenuta economica del nostro territorio e la tenuta sociale delle nostre comunità.

ARMANDO MARTIGNANI
Presidente del Coordinamento dei Comitati

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