Biella, donna sequestrata e violentata da muratore egiziano durante i lavori in casa

polizia arresto

La donna aveva acquistato un appartamento in città e ne aveva affidato la ristrutturazione ad un giovane egiziano

E’ arrivata nella casa per verificare lo stato dei lavori, con il suo bambino di 4 anni; pur avendo lasciato la porta d’ingresso aperta, poco dopo si è accorta che lo straniero l’aveva chiusa ed aveva nascosto le chiavi: ogni supplica di farli uscire è risultata vana.

Era chiaro quello che sarebbe accaduto: dopo una prima violenza, durante la quale ha subito alcune lesioni, è stata minacciata di morte, anche con l’uso di una fascetta da elettricista, con la quale il muratore le ha fatto intendere di essere pronto a strangolarla qualora avesse opposto resistenza; ha così dovuto subire altre due violenze sessuali, alcune delle quali alla presenza del figlio.

E’ proprio per il timore di essere uccisa e per proteggere il suo bambino che Sara, dopo la prima violenza, preso atto dell’impossibilità di resistere, si è dimostrata arrendevole, fino a riuscire a calmarlo ed a convincerlo ad uscire nel pomeriggio, almeno per comprare da mangiare.

E’ quindi riuscita quindi ad avvicinare una guardia giurata ed a chiedere aiuto, mentre il giovane, intuito l’imminente arrivo della Polizia, si è dato a precipitosa fuga, facendo momentaneamente perdere le sue tracce, nonostante che numerosi equipaggi, sia delle Volanti che della Squadra Mobile, si siano subito messi alla sua ricerca. Contemporaneamente, gli investigatori della Squadra Mobile, coadiuvati dalla Polizia scientifica, si sono recati nell’appartamento repertando le tracce del reato.

La Procura della Repubblica di Biella, sin dall’inizio, ha coordinato le indagini volte alla ricerca dell’autore dell’odioso delitto; il Pubblico Ministero, insieme alla Polizia, ha ascoltato il racconto della vittima ed ha prontamente richiesto al giudice la misura cautelare della custodia in carcere, che è stata concessa in data 11 giugno.

Gli investigatori della locale Squadra Mobile, che nel frattempo già monitoravano le zone milanesi in cui si aggirava l’egiziano, a quel punto hanno accelerato le ricerche e, in serata, con un perfetto mix di avanzate tecniche di indagine e di vecchi ed astuti stratagemmi, sono riusciti ad arrestarlo ed a condurlo presso il carcere di Biella.
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