Napoli, arriva la “tassa sui morti”: proteste contro il sindaco Pd

Manfredi

Una delibera del Comune di Napoli di fatto introduce una “tassa sui morti” da 360 € (120 + 240 euro) sul trasporto delle salme fuori città per la cremazione e sul rientro delle urne cinerarie. Esplode la protesta, nel mirino finisce il sindaco Gaetano Manfredi.

“Napoli è una splendida città per i vivi, non per i morti. Non si risana il bilancio sulle spalle dei morti e sul dolore dei vivi”. Lo sostengono, in una nota congiunta, i concessionari di templi di cremazione di Castel Volturno (Caserta), Domicella (Avellino), Cava dè Tirreni (Salerno) e Montecorvino (Salerno) esprimendo “profonda preoccupazione in merito alla recente delibera della giunta del Comune di Napoli”.

“Siamo di fronte – dichiarano i concessionari – a una decisione miope e ingiustificata, che penalizza le famiglie in un momento di estrema fragilità e mina i principi etici e di libertà che dovrebbero orientare la gestione dei servizi cimiteriali. È inaccettabile che una scelta così intima venga gravata da un onere aggiuntivo, solo perché non si utilizza l’unico impianto crematorio di Napoli. Questa “tassa sui morti” va contro la libertà e il rispetto delle volontà individuali e familiari, snaturando il significato stesso della cremazione come opzione etica”.

Di qui l’appello al sindaco Manfredi: “Napoli sta vivendo una rinascita sotto diversi aspetti: sociale, artistico, urbanistico. È questo il modello di città che vogliamo per i defunti? Una Napoli che tassa il dolore, mortifica la libertà e svende la dignità del commiato? Invitiamo il sindaco Gaetano Manfredi a ritirare il provvedimento: la morte merita rispetto, non balzelli”.  www.affaritaliani.it

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