Malore nel sonno, morto architetto di 38 anni

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Un tragico risveglio ha sconvolto Virco, piccola frazione di Bertiolo. Francesco Liani, un architetto di 38 anni, conosciuto e amato per il suo impegno nella comunità e la sua passione per il calcio, si è spento improvvisamente nel sonno. Sabato sera aveva tifato la sua Inter durante la finale di Champions League, come da tradizione, assieme al papà Luigi e a un amico di famiglia. Poi era andato a dormire, ma domenica mattina il suo cuore aveva smesso di battere per sempre.

Un cuore dedicato alla comunità

Cresciuto a Virco, aveva la sua piccola frazione nel cuore e la sua vita era un esempio di dedizione alla comunità. Era un riferimento nell’associazionismo locale, promotore instancabile di iniziative capaci di coinvolgere l’intero paese, e la sua natura entusiasta contagiava chiunque gli fosse accanto. Proprio lo scorso fine settimana, era tra i volontari della Pro Loco Risorgive Medio Friuli, impegnato all’enoteca allestita alla rassegna Sapori Pro Loco.

Architetto, assessore, volontario: una vita per gli altri

Liani era un architetto stimato, collaborava con lo studio tecnico Artek Progetti di Latisana, ma il suo impegno non si limitava all’ambito professionale. Nel 2014 era entrato a far parte, come assessore esterno con delega a urbanistica e pianificazione territoriale, della giunta del sindaco Mario Battistuta. Credeva fortemente nel valore dell’amicizia e delle relazioni tra associazioni, convinto che solo “facendo squadra” si potesse davvero far crescere il proprio territorio. Per oltre vent’anni aveva fatto parte del coro dei Pueri Cantores di Virco, un segno ulteriore del suo profondo legame con le tradizioni locali.

La passione per il calcio e la cultura

Fin da ragazzo, Francesco coltivava una grande passione per il calcio, prima come giocatore nella Cometa Azzurra di Talmassons, poi come allenatore e accompagnatore delle squadre del settore giovanile, ricoprendo ruoli nell’Esperia 97, nel Lavarian Mortean e nel Rivolto. La sua capacità di andare d’accordo con tutti e il suo profondo attaccamento al paese lo rendevano una figura stimata e apprezzata. Era stato anche tra i promotori del progetto “Giovani per la Cultura” e collaborava attivamente alla stesura de “Il Mulin”, la rivista di Bertiolo. “Era sempre presente a tutti gli eventi, promotore di tante iniziative culturali e sociali,” ricordano oggi gli amici.
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