Sindacato medici: “arresto immediato per chi ci aggredisce”

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Il segretario dei medici di base: “La misura è colma”. In seguito all’aggressione all’ospedale di Foggia (avvenuta dopo la morte di una paziente di 23 anni, ndr), tutto il personale sanitario che opera negli ambulatori di famiglia, nei servizi specializzati e nei reparti ospedalieri della provincia, ha annunciato che incrocerà le braccia. Salvatore Onorati, segretario generale della locale Federazione Italiana Medici di Medicina Generale ha riferito di aver parlato con i medici del reparto.

“Sono turbati per usare un eufemismo – ha detto a “Mattino Cinque News”

“Quelle immagini sono il simbolo di una categoria che non ce la fa più. La misura è colma, 68mila aggressioni sono numeri da guerra. Rispetto a questo, un raid dove la folla si fa giudice e boia, significa l’assenza dello Stato. Lo Stato deve farsi presente: per questo ho fatto la proposta di un’ora di astensione dal lavoro, non servirà a nulla ma è un atto simbolico”.

Onorati, nel suo intervento, propone anche un’altra soluzione per limitare queste aggressioni: “Durante il Covid siamo stati eroi e martiri perché alcuni di noi sono morti – ha aggiunto -. Ora siamo martiri perché veniamo aggrediti. Come può un medico lavorare con una spada di Damocle sulla testa. Il nostro segnale è per l’opinione pubblica. E allo Stato dico: arresto immediato per chi aggredisce il personale sanitario”.

A “Mattino Cinque News” la sorella della ragazza fornisce la sua versione di quei minuti concitati: “Hanno premeditato tutto – ha sostenuto nel corso della sua intervista al programma di Canale 5 -. Sono stati loro a chiamare la polizia, purtroppo abbiamo perso lucidità perché mia sorella è entrata in quella sala operatoria e stava bene“. tgcom24.mediaset.it