MONZA, 30 GIU – Zakaria Atqaoui, il 24 enne condannato a 24 anni di carcere per aver accoltellato a morte la ex fidanzata Sofia Castelli, 20 anni, ha confessato, ha collaborato, è giovane ed era incensurato. Per questa ragione, nonostante l’efferatezza del delitto commesso, non è stata accolta la richiesta di condanna all’ergastolo avanzata dalla Procura di Monza. Queste le motivazioni depositate dalla Corte d’Assise di Monza che spiegano il riconoscimento delle attenuanti generiche ad Atqaoui, a oltre due mesi dalla sentenza di condanna del giovane autore del delitto che nel luglio scorso ha scosso Cologno Monzese (Milano), dove Sofia viveva ed è stata aggredita nel sonno.
“Certamente l’ufficio di Procura proporrà appello – ha detto all’ANSA l’avvocato Gabriele Maria Vitiello, legale di parte civile della famiglia Castelli – quello che resta e che tutti devono comprendere è che Sofia non è più con noi perché trafitta da ben 8 coltellate, solo perché aveva voglia di vivere la sua vita con tanta serenità . Si può anche in astratto comprendere la motivazione in forza della quale la Corte d’Assise ha ritenuto di concedere le attenuanti generiche – ha proseguito il legale – ma siamo di fronte ad un omicidio efferato, commesso per per futili motivi e certamente premeditato che non avrebbe dovuto consentire sconti di sorta”. (ANSA)

