Deputato brasiliano propone equivalenza tra aborto oltre la 22esima settimana e omicidio

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BRASILIA, 13 GIU – L’iniziativa di un deputato conservatore in Brasile potrebbe portare il Paese ad una modifica in materia di penalizzazione dell’aborto, equiparando l’interruzione volontaria della gravidanza oltre la 22esima settimana all’omicidio. Firmato dal deputato Sóstenes Cavalcante, un pastore evangelico candidatosi per il Partito Liberale di destra, il progetto è stato approvato con carattere d’urgenza e potrebbe essere già votato in una delle prossime sedute della Camera senza necessariamente passare per l’esame in sede di Commissione.

Il testo prevede un consistente aumento della pena per le donne che intendono abortire e per i medici che acconsentano alla pratica oltre la 22ma settimana portando la pena massima dagli attuali 10 anni a 20, equiparandola appunto a quella dell’omicidio.

Il Brasile è un paese prevalentemente cattolico e l’interruzione di gravidanza non è consentita salvo alcune eccezioni. Lo stesso governo progressista di Luiz Inacio Lula da Silva è reticente in materia di diritto all’aborto. Attualmente la pratica è depenalizzata solo in caso di feto affetto da anencefalia, quando è a rischio la vita della donna o quando la gravidanza è la conseguenza di uno stupro.  (ANSA)