Maria Falcone: “Oggi c’è una mafia nuova, cambia ma non muore”

Maria Falcone

PALERMO  – “Oggi abbiamo un motivo in piĂą per essere soddisfatti, perchĂ© questo museo rappresenta la coronazione di tutta l’attivitĂ  di questi trent’anni. ResterĂ  qui perenne come una lezione di legalitĂ  continuata. Il messaggio che voglio lanciare è che i ragazzi devono rendersi conto che la mafia è un grosso problema ancora e anche se non uccide, non uccide perchĂ© ha capito che le stragi sono state per loro un grande guaio. Però come vediamo la mafia continua a fare affari.

Io sono rimasta veramente perplessa vedendo in televisione come trasportano la droga in America con un sottomarino telecomandato. Questa è la mafia nuova, la mafia dei giovani che sono specializzati, che hanno studiato. Perché la mafia cambia sempre e non muore se non si abbatte sino al centro del suo potere”.

Così Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia 32 anni fa, a margine delle iniziative per la commemorazione della strage a Palazzo Jung a Palermo, dove verrà inaugurato il Museo del presente.

“Non diciamo che non sappiamo perchĂ© è stato ucciso Giovanni – sottolinea Maria Falcone -. Sappiamo sicuramente che la mafia lo voleva morto perchĂ© il maxi processo era stato per loro una grande sconfitta. Poi ci sono gli interessi convergenti accanto alla mafia… questo purtroppo ancora non lo sappiamo. Io vorrei dire che non c’è niente, che non ci sono poteri dello Stato sotto a quella strage, perchĂ© io amo lo Stato italiano e non posso pensare che alcuni delle istituzioni abbiano tramato questo”.. (ITALPRESS)