Israele ha attaccato l’Iran: colpita base militare

Israele ha attaccato l'Iran

Israele ha sferrato un attacco militare contro l’Iran alle prime luci dell’alba, intorno alle 4,30 del mattino. Almeno tre diverse esplosioni sono state denunciate nei pressi nella base militare di Isfahan, nel Sud del Paese. Teheran, che ha subito disposto l’allarme aereo e le massime misure di sicurezza su tutto il territorio e i cieli nazionali, ha reso noto tramite le fonti di informazioni statali che tutti i siti nucleari risultano al sicuro e che “sono stati neutralizzati tutti i droni”, smentendo prime informazioni che accreditavano anche un attacco con missili.

Nessuna vittima

Teheran ha anche riferito che “non risultano allo stato vittime né danni particolari”. Finora i media iraniani non citano Israele come responsabile dell’attacco militare e in quella che, sempre più, è pure una guerra cosiddetta “cognitiva”, fatta di proclami più che di reali comunicazioni in cui ogni paese mostra i muscoli e non deve essere da meno rispetto al suo avversario.

Abbattuti tre droni

I media di stato iraniani diffondono news relative all’intervento dei sistemi di difesa aerea in relazione ad una base militare non lontana dalla città di Isfahan. L’agenzia spaziale iraniana rivendica l’abbattimento di 3 droni: “Hanno detto che abbiamo lanciato 500 droni e missili, ora rispondono con 3 droni, tutti abbattuti”, scrive su X il portavoce dell’agenzia, Hossein Dalirian. “Dicono di non aver informato l’America in anticipo”, aggiunge con una serie di emoticon di sorrisi.

Cosa è la base di Isfahan

A Isfahan sono localizzate strutture collegate al programma nucleare iraniano, in particolare il sito sotterraneo di Natanz, dove si procede all’arricchimento dell’uranio. La base, secondo il quotidiano britannico Guardian, per molti anni ha ospitato i caccia F-14 Tomcat che l’Iran ha acquistato dagli Stati Uniti prima della rivoluzione islamica del 1979.
Media Iran: nessuna grande esplosione a Isfahan

L’agenzia iraniana Tasnimon scrive che non si sono verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nella città di Ghahjaverestan, vicino al luogo in cui si trova l’aeroporto di Isfahan e l’ottava divisione dell’aeronautica militare. In seguito al rumore delle esplosioni a Tabriz, i media statali iraniani hanno riferito che il suono era legato alla difesa aerea dopo che “un oggetto sospetto” è stato visto volare sopra la città. Video pubblicati da Tasnim mostrano l’autostrada e una centrale nucleare senza problemi.

Contrattacco “limitato”

Tel Aviv, per parte sua, nelle prime conferma di media e autorità statali, ha sottolineato che l’offensiva rappresenta un contrattacco “limitato” all’aggressione subita dall’Iran nei giorni scorsi e diretto contro “una minaccia all’esistenza del nostro Paese”. Israele non ha disposto finora misure di sicurezza particolari al proprio interno: lo spazio aereo non è stato chiuso, né è stata disposta la chiusura di scuole e uffici pubblici per la giornata. “Un segnale all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese”, ha detto una fonte israeliana al Washington Post commentando l’attacco limitato di stanotte. La dichiarazione è stata ripresa anche dal quotidiano israeliano Haaretz.

Usa non informati

Fonti della difesa statunitense hanno fatto sapere che gli Stati Uniti “sono stati informati da Israele” della decisione di attaccare all’alba ma “in alcun modo lo hanno avallato”. Fonti militari citate da Bloomberg evidenziano che Washington, nella giornata di giovedì, avrebbe ricevuto informazioni da Israele su un attacco previsto nelle successive 24-48 ore. “Non abbiamo dato l’ok alla risposta”, la frase di una fonte americana alla Cnn. Nessun commento ufficiale della Casa Bianca per ora. Un dirigente americano si è limitato a confermare che gli Usa erano stati avvisati in anticipo del raid, senza avallarlo. “Non siamo rimasti sorpresi”, ha detto ad Axios.

Il compleanno di Khamenei

Israele non ha quindi aspettato la fine della Pasqua ebraica e ha attaccato alla vigilia di importanti vacanze proprio per gli israeliani. Oggi la guida suprema iraniana Ali Khamenei compie 85 anni e non è escluso che la data sia stata scelta come “regalo di compleanno”. In ogni caso sono molti gli analisti che parlano di attacco ridotto per non esacerbare gli animi oltre misura. La Cnn riferisce che Israele ha garantito agli Stati Uniti che l’offensiva non avrebbe interessato impianti legati al nucleare. Secondo l’emittente NBC News, gli Stati Uniti non sono coinvolti nell’operazione.

Riaperto lo spazio aereo in Iran

Lo spazio aereo iraniano è stato riaperto: lo riferisce la Cnn citando dirigenti di Teheran. Un volo Roma-Teheran che stava viaggiando verso l’aeroporto di Ankara dopo la chiusura dello spazio aereo iraniano è tornato alla sua rotta iniziale ed è atterrato all’aeroporto internazionale Imam Khomeini della capitale iraniana. Lo riferisce l’agenzia Irna. Anche il volo Teheran-Tbilisi in programma alle ore 10.30 verrà effettuato regolarmente. L’Iran ha riaperto lo spazio aereo dopo la chiusura a seguito delle notizie di esplosioni e attacchi di droni, aggiungendo che tutti i voli sono attualmente condotti secondo il loro programma normale.

Tajani, gli italiani in Iran sono al sicuro

“Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione a seguito delle esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran”. Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l’attacco di stanotte in Iran. “I connazionali sono al sicuro”, ha aggiunto Tajani intervistato da Rainews 24.

Crosetto, al lavoro per scongiurare un’altra escalation

“Ricevo costanti aggiornamenti e seguo gli sviluppi della situazione in Medio Oriente. Con gli alleati e partner stiamo lavorando per scongiurare un’ulteriore escalation, invitare le parti alla moderazione affinché non si arrivi ad un punto di non ritorno”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto.  https://notizie.tiscali.it

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