“La presidente Meloni ha parlato tre ore la settimana scorsa, ma le bastavano dieci secondi per dichiararsi antifascista come la Costituzione su cui ha giurato”
di Francesco Curridori – Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo in Aula, prova a inchiodare il premier Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sulle celebrazioni di Acca Larentia.
“Siccome ha detto piĂą volte di non essere ricattabile, ci chiedevamo chi la stesse ricattando. Si sta ricattando da sola perchĂ© rimane ostaggio del suo passato da cui continua a non voler prendere le distanze“, ha insistito la segretaria del Pd che ha concluso chiedendo lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste “perchĂ© l’antifascismo dovrebbe essere un patrimonio condiviso in queste aule”. Eppure questo è un tema che non sembra scaldare piĂą di tanto l’elettorato italiano.
Dopo il caso del deputato Pozzolo e i cori di Acca Larentia, Fratelli d’Italia cresce dello 0,7% e arriva al 29,2% dei consensi mentre il Pd si ferma sotto la soglia del 20%. “Giorgia Meloni si sta costruendo un profilo più moderato all’interno del centrodestra e ha saputo gestire bene queste vicende”, spiega Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, che osserva: “Nessuno ha paura che lei abbia una deriva così forte a destra assimilabile a quel tipo di comportamento”.
La maggior parte dell’opinione pubblica, secondo il sondaggista dell’Istituto Piepoli, non collega alla maggioranza di governo nĂ© la manifestazione di Casa Pound ad Acca Larentia nĂ© il caso del deputato vercellese Emanuele Pozzolo espulso da Fratelli d’Italia per il colpo di pistola partito alla festa di Capodanno. Anche secondo Carlo Buttaroni, presidente dell’Istituto TecnĂ©, l’antifascismo non porta voti “e – aggiunge – anche chi è interessato a queste vicende non pensa che l’esibizione dei nostalgici ad Acca Larentia rappresenti Fratelli d’Italia”.
Gigliuto, invece, è convinto che questi eventi che destano l’attenzione dei media non abbiano alcun impatto sulle intenzioni di voto: “Non c’è un elettore che prima votava FdI, poi smette e vota dall’altra per una manifestazione ‘che spaventa’. Fatti di questo tipo – sentenzia l’esperto – possono solo motivare gli elettori che giĂ votano Pd a continuare a votarlo perchĂ© l’elettore classico della Schlein sente particolarmente il tema dell’antifascismo”. Detto ciò, i democratici, al massimo, possono intercettare qualche elettore di sinistra che si era astenuto, “ma – chiosa Gigliuto -stiamo parlando di numeri molto marginali perchĂ© la Schlein ha giĂ riportato a casa quel tipo di elettorato”.
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