Caso Epstein, “minorenni ai potenti per ricattarli”

Epstein

Emergono nuovi dettagli sul caso Jeffrey Epstein, il milionario trovato morto  in carcere nel 2019 mentre attendeva il processo per traffico di minorenni.

Dai documenti desecretati è emerso che la top model russo-kazaka Ruslana Korshunova, morta suicida a 20 anni nel 2008 cadendo dal nono piano del suo appartamento a Manhattan, aveva volato due anni prima sul famigerato jet “Lolita Express” di Epstein. Il viaggio era sulla sua isola caraibica di Little St. James, teatro di orge e incontri sessuali tra vip e minorenni. Dalle indagini è emerso inoltre che proprio diverse adolescenti sono state “offerte come prede sessuali” a personaggi della politica e della finanza americana e internazionale per poterli ricattare.

La seconda tranche di documenti sul caso Epstein, 19 dopo gli oltre 40 di mercoledì, con migliaia di pagine di deposizioni, rivela nomi nuovi ma anche dettagli imbarazzanti legati a personaggi già noti nell’orbita di Epstein, pur se non penalmente rilevanti.

I nomi dei documenti sul caso Epstein: c’è anche Bill Clinton

È il caso di Bill Clinton, che sarebbe entrato negli uffici di Vanity Fair e avrebbe “minacciato” lo staff affinché non pubblicasse articoli sul traffico sessuale del suo buon amico Jeffrey. A raccontare l’episodio è stata Virginia Giuffre, la grande accusatrice di Epstein, in una email a una giornalista del Daily Mail. Non è chiaro dove Giuffre abbia appreso delle minacce di Clinton. Nelle carte l’ex presidente americano viene descritto come qualcuno che “aveva viaggiato con Epstein e Ghislaine Maxwell (la sua fidanzata, ndr) e che avrebbe potuto avere informazioni sulla condotta” del finanziere e della sua complice.

Chi era la to model Ruslana Korshunova

Tra i dettagli inediti anche la vicenda della top model russo-kazaka Ruslana Korshunova, icona pubblicitaria di varie case di moda (Marc Jacobs, Dkny, Vera Wang, e Nina Ricci). La giovane è morta suicida a 20 anni nel 2008 cadendo dal nono piano del suo appartamento vicino a Wall Street, in circostanze sospette. Due anni prima aveva volato sul famigerato jet “Lolita Express” di Jeffrey Epstein per un viaggio nella sua isola caraibica di Little St. James, teatro di orge e incontri sessuali tra vip e minorenni.

Il traffico di minorenni

Uno dei documenti più interessanti e scabrosi è quello che alza il velo su quelli che erano gli obiettivi del traffico di adolescenti orchestrato dal finanziere e dalla sua compagna. Epstein offrì una ragazza, identificata in un documento del 2014 con lo pseudonimo di “Jane Doe 3”, a “numerosi eminenti politici americani, potenti dirigenti aziendali, presidenti stranieri, un noto primo ministro e altri leader mondiali”, allo scopo di “ingraziarseli” per la sua attività finanziaria, ma anche “per ottenere potenziali informazioni ricattatorie”. Come? Facendosi raccontare dall’adolescente i dettagli degli incontri sessuali. Il documento però non nomina i VIP. La giovane fu contatta per la prima volta da Maxwell nel 1999, quando aveva solo 15 anni. Come lei, decine di altre minorenni.

I nomi dei “clienti sessuali” di Epstein

Tra i nomi nuovi dei “clienti”, spuntano quelli di Leslie Wexner, il titano della vendita al dettaglio dietro Victoria’s Secret, The Limited e altre catene di negozi. O del miliardario Glenn Dubin, dell’ex ambasciatore Usa e governatore del New Mexico Bill Richardson, dell’ex senatore George Mitchell. Tutti negano. I nomi che continuano a mantenere alta l’attenzione sono quelli di Bill Clinton e del principe Andrea, su cui un gruppo politico anti-monarchico, Republic, ha chiesto di aprire nuove indagini. Ma Scotland Yard ha già chiuso la porta, dopo le precedenti indagini concluse con un non luogo a procedere e la transazione extragiudiziale multimilionaria del principe con la sua accusatrice Virginia Giuffre.  tgcom24.mediaset.it

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