Cagliari, aule inagibili: 180 bambini a scuola in tenda

bambini a scuola in tenda

CAGLIARI, 07 SET – Le aule non sono ancora pronte e così le prime lezioni del nuovo anno scolastico per gli alunni delle elementari di via Stoccolma a Cagliari si svolgeranno in tenda. La Protezione civile ha allestito la prima struttura provvisoria questa mattina. Ma è un primo test: entro lunedì 11 settembre, giornata della prima campanella, saranno piazzate dieci tende per i 180 bambini che frequentano la scuola. Per usufruire dei bagni sarà creato un raccordo con lo stabile interessato dai lavori. La proposta di trasferimento nelle strutture di un’altra scuola, lo Stagno, a Genneruxi, non ha trovato consensi.

E ora le lezioni si faranno in tenda. Una decisione che sta già scatenando polemiche in Comune e alla Regione: “Truzzu passerà alla storia come il primo sindaco – accusano i gruppi consiliari dell’opposizione – che ha fatto montare le tende della protezione civile per garantire l’inizio dell’anno scolastico. La doccia fredda arriva a pochi giorni dal primo suono della campanella per l’incapacità a pianificare e intervenire per risolvere i problemi in città. Impossibile terminare i lavori nell’edificio in tempo, e così almeno fino alla fine del 2023 la soluzione è quella di emergenza. A oggi poi anche altre scuole primarie risultano inagibili con i disagi che ne conseguono. È inaccettabile che, nonostante le promesse, non si sia riusciti a terminare i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il sindaco e la sua giunta dimostrano, ancora una volta, che i bambini e le bambine di Cagliari e le loro famiglie non sono una loro priorità”.

“Siamo la prima città, non terremotata e non in guerra, dove i bambini studiano nelle tende – dice Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti- L’inefficienza e l’incapacità nella programmazione della Giunta comunale e i ritardi nei lavori della scuola di via Stoccolma hanno fatto sì che i bambini e le bambine iniziassero la scuola sotto le tende della protezione civile. Il sindaco avrà forse voluto unire la scuola alle emozioni del campeggio estivo?”. (ANSA).

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