“Generale, dietro la collina ci sta la notte buia e assassina”

Roberto Vannacci

di Armando Manocchia
A li Vannacci vostri!
E Crosetto dove lo metto?
Gli uomini, e anche Crosetto lo è, sono come i farmaci: utili, inutili e dannosi. E ognuno di questi farmaci, come da raccolta differenziata, ha il proprio cestino.
In quale cestino sia il destino di Crosetto ancora non lo sappiamo perchè è ovvio che non ha letto il libro del Generale Vannacci. O, come ha scritto il Prof. Sinagra, se lo ha letto non lo ha capito?

Ma la gravità non è soltanto questa, la gravità è aver detto e scritto quello di cui si deve vergognare e, mi auguro, pentire.
La gravità sta soprattutto nel fatto che nella veste (ahinoi) di ministro della Difesa, non conosce neanche il primo comma dell’articolo 1472, rubricato «Libertà di manifestazione del pensiero», del Codice dell’ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66) che statuisce:
«I militari possono liberamente pubblicare loro scritti, tenere pubbliche conferenze e comunque manifestare pubblicamente il proprio pensiero, salvo che si tratti di argomenti a carattere riservato di interesse militare (o di) servizio per i quali deve essere ottenuta l’autorizzazione».

E’ pur vero che la presunzione e l’arroganza si associano spesso alla ottusità e all’ignoranza, ma non credo che, se Crosetto avesse davvero letto il libro, lo avrebbe detto! O forse si.

Le opinioni o le “farneticazioni” di questo Generale (come le ha definite il Crosetto, forse senza conoscere il significato di opinioni e tanto meno di farneticazioni) sono state probabilmente scritte senza pensare di generare polemiche.
Siccome anch’io non ho ancora letto questo libro IL MONDO AL CONTRARIO ma, questo mondo al contrario lo conosco bene, lo vivo e lo contrasto da tanti, troppi anni oramai, mi è bastato leggere il Curriculum di Vannacci per dire che nella sua vita, come nella sua carriera si è distinto per le palle e non per le stellette. Roberto Vannacci, se non è l’unico, è uno dei rarissimi Generali che hanno avuto il coraggio di esprimere le proprie opinioni che, peraltro, sono condivise dalla stragrande maggioranza (che vi piaccia o no) degli Uomini e Donne che abitano questa falsa democrazia, mentre è ancora in servizio. Ecco quindi riportate qui sotto le “farneticazioni” che sono sulla quarta di copertina:

Quando gli occupanti abusivi delle abitazioni prevalgono sui loro legittimi proprietari;
quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale;
quando l’estrema difesa contro il delinquente che ti entra in caso viene messa sotto processo;
quando veniamo obbligati ad adottare le più stringenti e costosissime misure antinquinamento, ma i produtori della quasi totalità dei gas climaalteranti se ne fregano e prosperano;
quando le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai, e famiglie sono costretti ad abbandonarle;
quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo e esclusivo perché urta con chi padre o madre non è:
quando si inneggia a larga voce per l’adozione di sempre pià disparati diritti senza prevedere una altrettanta fitta schiera di doveri:
quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito alla evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerata un’offesa;
quando nei bar si incontrano persone che al guinzaglio portano maiali vestiti con cappottini rosa… molti chiamano questa condizione civiltà e progresso. Ecco questo libro è dedicato a tutti gli altri.

Domanda: questi e altri contenuti del libro, sono argomenti a carattere riservato di interesse militare di cui serve l’autorizzazione?

Nell’esprimere la mia più sincera solidarietà al Generale Roberto Vannacci per aver espresso pubblicamente le sue opinioni ed a conferma che siamo nel tempo dell’inganno universale e il suo dire la verità è stato un atto rivoluzionario, se e quando lo volesse, offro tutto lo spazio che serve sul mio portale ImolaOggi.it e nel mio programma PIAZZA LIBERTA’.

Armando Manocchia

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One thought on ““Generale, dietro la collina ci sta la notte buia e assassina”

  1. Onore e rispetto al Generale che ha Giurato fedeltà alla Costituzione e le leggi, eroe Nazionionale, per merito e fedeltà alla sua armata Folgore, al contrario di chi ignora e farnetica…avendo un titolo non per merito ma Solo per Caso…

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