Rimini, pestato da connazionale: morto 60enne senegalese

ambulanza e polizia

Era stato ritrovato dagli agenti all’altezza del Bagno 96. Nascosto all’interno di un cespuglio. Completamente sporco di terra e lamentava dei fortissimi dolori all’addome. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena, in coma a seguito di gravi lesioni interne, dopo aver lottato per oltre due settimane il cuore del 60enne senegalese, rimasto coinvolto nella rissa avvenuta lo scorso 23 luglio al Parco Murri, ha smesso di battere.

Non ce l’ha fatta l’uomo che era stato aggredito da un connazionale 35enne, senza fissa dimora, durante una zuffa nella quale erano rimaste ferite altre due persone, in questo caso con un coccio di bottiglia. Ora la posizione del presunto responsabile, che era stato bloccato dai poliziotti ancora all’interno del Parco Murri e poi trasferito in carcere, vede la sua posizione aggravarsi e dovrà rispondere dell’accusa di omicidio, sarà la Procura a stabilire se volontario o preterintenzionale. Le indagini della Squadra Mobile di Rimini sono state coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani.

Secondo quelle che erano state le prime ricostruzioni, anche a seguito di alcune testimonianze raccolte dagli agenti, la vittima sarebbe intervenuta per cercare di sedare la lite degenerata dopo che il 35enne aveva iniziato ad accusare i presenti di essere stato derubato di un telefono cellulare. Dopo l’intervento delle volanti, a Bellariva erano sopraggiunte al Parco Murri anche le ambulanze del 118 che avevano prestato soccorso agli altri due uomini rimasti feriti con i cocci di bottiglia. www.riminitoday.it

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