Scotland Yard, detective antidroga sotto inchiesta: fumava canne fin dal mattino

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Julian Bennett, 63 anni, secondo una donna che ha convissuto con lui per qualche mese aveva l’abitudine di accendersi una «canna» appena sveglio, riempiendo di fumo il bagno di casa. Assumeva Lsd e funghi allucinogeni, si ubriacava tra una dose e l’altra, e a volte scompariva di notte per procurarsi altra droga.

La casa? Disordinatissima, al punto che la donna («Non sapevo che fosse un poliziotto, pensavo fosse uno spacciatore») decise di andare a vivere altrove. Il problema — lo scandalo — è che Mr. Bennett era anche il comandante Bennett di Scotland Yard, l’uomo che sei anni fa disegnò la strategia di «tolleranza zero» sulle droghe della polizia municipale londinese e che come giudice d’una commissione disciplinare interna era tanto severo da essere noto come «il tagliateste».

Ora è sospeso, sotto processo dalla stessa commissione disciplinare: nega le accuse della donna, ma pesa a suo carico il rifiuto di sottoporsi a un esame delle urine a sorpresa (si è giustificato dicendo che aveva assunto una piccolissima quantità di cannabinoidi come terapia per una presunta paresi facciale, l’accusa ribatte che la cannabis terapeutica dà risultati del test molto diversi da quelli di un utilizzatore abituale a alte dosi).
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