Clima, Musumeci: “nulla è più come prima”

musumeci dipendenti pubblici non vaccinati

“Mezza Europa sta bruciando. L’Italia del Sud è interessata da decine di incendi, i cavi elettrici sottoterra si sciolgono e lei mi chiede se con oltre 45 gradi di poteva fare qualcosa in Sicilia?”

All’indomani dell’ennesima giornata nera di quest’anno per il territorio italiano, questa volta flagellato, con la città di Milano in testa, da un’ondata di maltempo imprevedibile e dagli effetti devastanti e dai roghi (dolosi, ndr) che stanno bruciando Palermo e altri centri, il ministro, responsabile della Protezione Civile, punta innanzi tutto il dito contro una mentalità che non vuole cambiare “ostinandoci a non capire che nulla è più come prima”.

Secondo Musumeci la colpa non è, però, soltanto della Terra ma del fatto che manchino manutenzione, programmazione e risorse economiche. La gestione del territorio, al netto del progetto del ponte sullo Stretto, richiede “altri fondi e una programmazione seria, a media e lunga durata”. E se, come a Catania, manca l’acqua “il problema è dato dalla disalimentazione dei cavi elettrici. La rete non resiste ad una certa temperatura, si giustifica l’Enel. Sono altri effetti – puntualizza – del cambiamento climatico”. Ed ecco che sono 412 i milioni di euro. stanziati dall’Enel “per adeguare il potenziamento della rete di distribuzione”.

Per le zone interessate dagli incendi, secondo Musumeci “serve redigere un Piano di Protezione civile o di evacuazione”.

Il ministro ha più volte criticato l’Europa per i canadair: “Lo scandalo sta nel fatto che la flotta in tutta Europa è paurosamente carente” e punta il dito contro il monopolio di un’unica ditta: “Perché a Bruxelles non si sono cercare soluzioni alternative negli ultimi venti anni?” e “perché non si è pensato di potenziare la flotta antincendio dello Stato?”.

Infine, ai negazionisti del clima il ministro vuole dire che “la desertificazione, i nubifragi, le frane e le temperature elevate non si possono negare” ma anche che, di mezzo, c’è “la mancata manutenzione, l’assenza di pianificazione e programmazione e non ultima, la scarsa attenzione del singolo cittadino. La messa in sicurezza del territorio rimane, comunque, la priorità “indiscutibile di questo Governo”.
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