Mattarella, il potere non compiaccia le folle anonime

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ROMA, 22 MAG – “La “Storia della Colonna infame” ci ammonisce di quanto siano perniciosi gli umori delle folle anonime, i pregiudizi, gli stereotipi; e di quali rischi si corrano quando i detentori del potere – politico, legislativo o giudiziario – si adoperino per compiacerli a ogni costo, cercando solo un effimero consenso. Un combinato micidiale, che invece di generare giustizia, ordine e prosperitĂ  – che è il compito precipuo di chi è chiamato a dirigere – produce tragedie, lutti e rovine”.
Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando in occasione dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni.

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La Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948 rappresenta “una carta fondamentale, nata dopo gli orrori della Seconda Guerra mondiale, che individua la persona umana in sĂ©, senza alcuna differenza, come soggetto portatore di diritti, sbarrando così la strada a nefaste concezioni di supremazia basate su razza, su appartenenza, e, in definitiva, sulla sopraffazione, sulla persecuzione, sulla prevalenza del piĂą forte.

Concetti e assunti che – come ben sappiamo – sono espressamente posti alla base della nostra Costituzione repubblicana”.Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella celebrando Alessandro Manzoni.

Nella visione di Manzoni “è la persona, in quanto figlia di Dio, e non la stirpe, l’appartenenza a un gruppo etnico o a una comunitĂ  nazionale, a essere destinataria di diritti universali, di tutela e di protezione.
E’ l’uomo in quanto tale, non solo in quanto appartenente a una nazione, in quanto cittadino, a essere portatore di dignitĂ  e di diritti”. (ANSA).