Cospito, Palazzo Chigi: “Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”

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Alfredo Cospito è l’anarchico stato condannato nel 2014 a dieci anni e otto mesi di reclusione per aver gambizzato l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. È accusato anche di “strage ai danni dello Stato” per aver fatto esplodere nel 2006 due ordigni a basso potenziale davanti alla scuola allievi carabinieri di Fossano che non provocarono feriti. Rischia l’ergastolo. Cospito è da 101 giorni in sciopero della fame, per protestare contro il regime di 41bis cui è sottoposto.

“Lo Stato non scende a patti con chi minaccia”

(adnkronos) – È quanto sottolinea una nota di Palazzo Chigi. “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”.

LA BUSTA CON IL PROIETTILE – Una busta con all’interno un proiettile e minacce ai magistrati con riferimenti alla vicenda giudiziario dell’anarchico Alfredo Cospito è stata recapitata al direttore del quotidiano ‘Il Tirreno’, Luciano Tancredi. Oltre al proiettile, all’interno anche un foglio a quadretti in cui era vergato un messaggio scritto a stampatello: “Se Alfredo Cospito muore i giudici sono tutti obiettivi. Due mesi senza cibo. Fuoco alle galere”. Il messaggio recava anche la firma, una ‘A’ maiuscola.

Il proiettile, la busta e la lettera sono stati sequestrati dalla polizia di Livorno che ha aperto un’inchiesta per ricostruire la provenienza del messaggio. La notizia è stata diffusa oggi dal giornale. La lettera è arrivata ieri dentro una busta gialla spedita con francobollo nella sede di Livorno del ‘TIrreno’.

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