Covid, Bassetti: “la gente fa tampone a casa e non lo comunica”

Bassetti

“La fiammata Covid ottobrina si è già spenta. Vaccini, antivirali e monoclonali continuano a indebolire gli effetti clinici di questo virus che è ormai derubricato da ‘virus agente prioritariamente in causa in polmoniti’ a ‘virus responsabile di sindromi influenzali’. Gli ospedali non si sono neanche accorti di questo aumento di contagi. La sensazione è che il virus circoli molto ma la gente si faccia il tampone “fai da te” e non lo comunichi. Il risultato della politica (sbagliata) dell’isolamento domiciliare obbligatorio. Come si dice in Italia? Fatta la legge…”. Questa l’analisi di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, che su Facebook torna sull’isolamento obbligatorio dei positivi a Covid-19.

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Parlando della situazione epidemiologica in Cina, dove si registra un aumento dei contagi, secondo Bassetti “sta accadendo che c’è un virus profondamente diverso rispetto a quello del 2020 o del 2021, ma non lo hanno capito e, ahimè, continuano con la stessa vecchia strategia nell’affrontare i focolai: i lockdonw che sono inutili”. Bassetti rimarca che “forse non è neanche più utile dare messaggi alle persone di cosa succede lì con il Covid, manca la democrazia anche nella gestione delle malattie infettive e quello che vediamo – conclude – è ciò che può combinare un regime quando affronta questi temi”.

Infine, commentando l’appello di Francesco Vaia, direttore dell’Istituto nazionale Lazzaro Spallanzani di Roma, che invita a sospendere il bollettino giornaliero dei decessi, l’esperto ribadisce che “il bollettino Covid quotidiano va sicuramente eliminato. Se proprio si vuole mantenerlo lo si faccia una volta a settimana. Ora che arriva l’influenza che facciamo un bollettino con tutti i casi ogni giorno? Dobbiamo cambiare”. (ADNKRONOS)

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