Parigi, palazzo “infestato dai fantasmi”: chiamati un prete e un imam

imam

Un prete e un imam tenteranno un esorcismo per liberare un palazzo “infestato da fantasmi”. Succede a Fontenay-aux-Roses, comune della periferia sud di Parigi, dove il sindaco si è rivolto ai ministri dei due culti per combattere il paranormale. Ombre, strane apparizioni, oggetti che si spostano, i residenti dell’edificio affermano di combattere da mesi contro gli spiriti, così lo scorso maggio hanno inviato una lettera al primo cittadino per una “ricollocazione d’emergenza”.

Paranormal Activity – All’origine dei fenomeni paranormali, secondo quanto riportato da Le Parisien, sarebbe la morte di uno degli inquilini nell’aprile del 2019. Non un condomino qualunque, ma, come dicono i vicini di casa, un “medium” in grado di comunicare con gli spiriti. Da quel momento sarebbero iniziate le prime apparizioni. Gisèle, uno degli abitanti dell’edificio, giura che nove anni fa, prima del trasloco lì, non credeva alle storie di fantasmi, intervistato dalla tv BMF ha raccontato che “sedie e piatti si muovono da soli, lampadine si spengono e si accendono all’improvviso… Sono cose spaventose. Oggi mio figlio di 14 anni dorme nella mia stanza perché, di notte, qualcuno gli faceva il solletico sotto ai piedi”.

Le testimonianze

Molti nel palazzo sono di religione islamica e sostengono che la causa di questi fenomeni paranormali siano i “jinn”, entità soprannaturali spesso maligne che fanno parte dell’Islam. Souad, una residente del palazzo, ha dichiarato di essersi rivolta a un imam “che le aveva consigliato di mettere del sale sulla soglia della sua porta e di trovare conforto nel Corano”. Il sindaco della città ha assicurato che i due officianti religiosi, prete e imam, seppur molto impegnati eseguiranno l’esorcismo: “Abbiamo ottenuto una risposta favorevole da parte loro, verranno”.

L’edificio – Lo scorso giugno, un mese dopo le prime denunce per la presenza di fantasmi, la società proprietaria dell’immobile aveva annunciato che avrebbe trattato le richieste di ricollocamento degli inquilini “in via prioritaria”. Damien Vanoverschelde, direttore generale della società che si occupa dell’edificio, ha sostenuto che “un consulente sociale ha incontrato i dieci firmatari della lettera all’inizio dell’estate” – ha poi aggiunto – “Quattro degli inquilini sono in arretrato. Non possiamo spostarli fino a quando questo debito non viene cancellato, perché altrimenti lo perdiamo. Stiamo quindi portando avanti un piano di rimborso del debito con le famiglie interessate”. Tra gli altri sei inquilini che restano idonei al trasferimento, “solo due famiglie sono veramente spaventate dagli aspetti paranormali”, secondo la società, gli altri ora parlano di “problemi di sovraffollamento degli alloggi, umidità e difficoltà di mobilità visto che manca un ascensore”.  tgcom24.mediaset.it

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