La premier francese: “Vigileremo su rispetto di diritti umani e aborto in Italia”

Borne e Meloni

Alla vigilia, le dichiarazioni di allarme preventivo sullo stato di diritto da parte della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, avevano fatto scattare le polemiche, soprattutto tra le file sovraniste, non sono italiane. Ora che la vittoria alle elezioni di Giorgia Meloni e della sua coalizione è confermata, arrivano i primi segnali di quelli che potrebbero essere i toni dello scontro politico in Europa del potenziale nuovo governo di centrodestra: la Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e del diritto all’aborto in Italia, ha detto la premier francese Elisabeth Borne.

Borne, vicina al presidente Emmanuel Macron e alla guida di un governo di minoranza, ha prima ricordato che Meloni deve ancora essere nominata da Sergio Mattarella, e ha poi detto la sua sulle parole di von der Leyen, la quale aveva ricordato che l’Ue ha gli “strumenti” per contrastare eventuali violazioni dei principi della democrazia se l’Itala seguirà Polonia e Ungheria nella sfida a Bruxelles sullo stato di diritto: “Certo, saremo attenti e (con) la presidente della Commissione europea (Ursula von der Leyen), affinché questi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul diritto all’aborto, siano rispettati da tutti”, ha dichiarato Borne intervistata da una tv francese.

Le dichiarazioni di Borne vanno lette anche alla luce dei contraccolpi che la vittoria del centrodestra italiano potrebbe avere per Macron non solo in Europa, ma anche in casa: la destra francese è corsa a salutare il successo del fronte conservatore e sovranista.

”Il popolo italiano ha deciso di prendere in mano il suo destino eleggendo un governo patriottico e sovranista”, ha scritto su Twitter la leader del Rassemblement national Marine Le Pen. ”Congratulazioni a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un’Unione europea arrogante e anti democratica ottenendo questa grande vittoria”, ha aggiunto Le Pen. Il Rassemblement national al Parlamento europeo è alleato della Lega, mentre in patria ha dovuto fare i conti alle recenti elezioni presidenziali e legislative con la sfida di Eric Zemmour, leader di Reconquest e membro dei conservatori Ue, il gruppo di Fratelli d’Italia: “Congratulazioni a Giorgia Meloni e al popolo italiano! Come non guardare a questa vittoria come una prova che sì, salire al potere è possibile?”, ha scritto Zemmour su Twitter.

A sinistra, invece, si evoca il fascismo: “Gli eredi di Mussolini prendono il potere in Italia – dice Clémentine Autain, deputata di La France insoumise – Le politiche neoliberiste e la scomparsa della sinistra lo hanno reso possibile. Qui abbiamo tenuto duro. Solidarietà a tutti i progressisti italiani”. Autain non è l’unica a evocare il fascismo: alcuni media internazionali, dalla Cnn a Politico, hanno titolato sulle elezioni italiane ricordando che Meloni potrebbe essere “il primo ministro italiano più di estrema destra dopo Mussolini”. Altri, invece, sottolineano come la vittoria del centrodestra in Italia possa “portare a una ristrutturazione politica dell’Europa”, dice André Ventura, leader del partito portoghese di estrema destra Chega.

Alternative fur Deutschland (Afd), il partito sovranista tedesco alleato di Salvini, festeggia il risultato: “Una buona giornata per l’Italia, una buona giornata per l’Europa”, scrive su Twitter Malte Kaufmann. Complimenti anche dagli spagnoli di Vox, che sperano di replicare in patria quanto fatto da Meloni. Ma i complimenti più pesanti arrivano dai due governi con cui la leader di Fratelli d’Italia potrebbe fare blocco in Ue: il premier polacco, Mateusz Morawiecki, si è congratulato in un tweet con Meloni per la “vittoria” alle elezioni. Più cauto il premier ungherese Viktor Orban, che ha lasciato al suo portavoce il compito di esprimere le congratulazioni di Budapest.  https://europa.today.it

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