Furti in case dei vip per mezzo milione di euro, arrestati due Rom

furti nelle case dei vip
le vittime dei furti

L’influencer l’avevano colpita dopo averla seguita, letteralmente, sui social per monitorare ogni suo movimento. Con i calciatori erano andati ancora più sul sicuro: erano entrati in azione mentre loro, le vittime, erano in campo. Quello che non potevano sapere, però, è che in campo erano scesi anche gli agenti della squadra mobile di Milano, che adesso li hanno arrestati. In manette sono finiti Andrea V., 21 anni, e Renato M., 36, entrambi cittadini croati di etnia rom con numerosi precedenti alle spalle ma soprattutto entrambi sospettati di aver messo a segno quattro furti in abitazione per un bottino di mezzo milione di euro.

Stando a quanto ricostruito dall’indagine della II sezione, guidata da Marco Calì, il primo raid della serie sarebbe avvenuto il 1 ottobre in un appartamento in zona corso Garibaldi. Tra il 16 e il 17 ottobre, invece, a finire nel mirino dei due – che avrebbero agitato insieme a un terzo complice, ad ora ricercato – sarebbe stata Chiara Biasi, la 31enne fashion blogger tra le migliori amiche di Chiara Ferragni. Da casa sua, in zona corso Venezia, erano spariti abiti firmati, cinque orologi – tra Rolex e Patek Philippe – e gioielli, tra cui un anello da 50mila euro, per un valore totale di 200mila euro.

Il 22 dicembre era toccato invece a Stefano Sensi, all’epoca calciatore dell’Inter. Mentre il centrocampista ora al Monza giocava al Meazza contro il Torino, i malviventi si erano introdotti nella sua abitazione – in Porta Nuova – ed erano poi scappati con un Patek Philippe da 70mila euro oltre che gioielli e borse della moglie di Sensi, Giulia Amodio. Il 5 febbraio 2022 sarebbe stato il turno di un suo collega, quell’Hakan Calhanoglu passato dal Milan all’Inter. Durante il derby – poi vinto dal Milan 2-1 con la rete di Giroud – il 21enne, il 36enne e il complice avrebbero cercare di colpire nella sua abitazione tra il Portello e CityLife, dovendo però fuggire a mani vuote.

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Le indagini della polizia erano iniziate subito dopo il primo furto, quando in casa era stata trovata una traccia di sangue. Da lì gli investigatori, grazie alla Scientifica, erano riusciti a risalire al più grande degli arrestati, mettendo a posto la prima tessera del puzzle. Con le telecamere e le analisi tecniche sui cellulari – comunque quasi sempre “muti” -, gli agenti hanno poi fatto il resto, identificato anche gli altri due. Semplice il modus operandi dei ladri: i due seguivano sui social le possibili vittime, o le mogli nel caso dei calciatori, e quando erano certi che gli appartamenti erano vuoti partivano con i raid. In alcuni casi hanno dimostrato le loro doti acrobatiche scalando i palazzi, mentre in altre occasioni si sono “limitati” a forzare le porte finestre dei balconi ai piani bassi.

Il 21enne e il 36enne, che spesso tornavano in Croazia, sono stati rintracciati nei giorni scorsi nel campo rom di via Monte Bisbino e portati a San Vittore in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip Anna Magelli su richiesta del pm Maurizio Ascione. Il terzo uomo, per cui è stata disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è al momento ricercato.  https://www.milanotoday.it/

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