Il partito italiano più ‘amico’ di Putin è il Pd

Enrico Letta e Putin

In Italia, almeno nelle dichiarazioni di Matteo Salvini, la Lega viene vista come il partito più vicino alla Russia, o comunque meno critico nei confronti del presidente Vladimir Putin. In Europa, però, quando si è trattato di votare atti parlamentari riguardanti Mosca, le posizioni meno ferme nei riguardi del Cremlino non sono state espresse dagli eurodeputati del Carroccio. Gli “amici di Putin”, per usare un’etichetta molto in voga nel dibattito politico, sono stati finora più numerosi tra le file del Partito democratico e del Movimento 5 stelle. Mentre i più duri contro la Russia sono stati i parlamentari europei di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Almeno dal 2019 a oggi, secondo quanto rivelato da un rapporto di Vote Watch.

Il rapporto si basa sull’analisi dei voti effettivi espressi al Parlamento europeo dal 2019 sui provvedimenti più importanti legati alla Russia, dal conflitto in Ucraina alle relazioni di Mosca con altri Paesi, non solo Ue. Oltre alla politica estera, altri voti riguardano proposte legate agli sviluppi interni alla Russia, come le restrizioni sui media, le ong, gli oppositori politici (in particolare il caso di Alexei Navalny) o le minoranze sessuali, ma anche la concentrazione della ricchezza nelle mani degli oligarchi e il funzionamento del sistema socio-politico russo. Infine, altri voti riguardano le diverse rappresentazioni storiche di eventi del passato sovietico, in particolare del periodo stalinista e della Seconda guerra mondiale.

Il partito italiano più ‘amico’ di Putin è il Pd

La ricerca di Vote Watch, organizzazione specializzata nell’analisi degli atti legislativi del Parlamento europeo, ha confermato la “vicinanza” di alcuni partiti alla Russia, da sinistra a destra. Ma ha anche riservato alcune sorprese. In generale, a livello europeo, i gruppi di centrodestra, come il Ppe e l’Ecr, sono stati i più critici nei confronti di Mosca. Posizioni condivise dai partiti italiani che ne fanno parte, rispettivamente Forza Italia e Fratelli d’Italia, che nel 90% dei casi si sono espressi contro il Cremlino, proponendo le sanzioni e le azioni più dure. D’altra parte, la sinistra radicale e i nazionalisti sono (e sono stati) i più accomodanti nei confronti della Russia, ma alcuni di questi partiti hanno sostanzialmente modificato le loro posizioni dopo l’invasione in Ucraina.

Tra gli “amici” di Putin rientrano Podemos, partito di sinistra che fa parte della maggioranza di governo in Spagna, con il 72% dei voti a favore della Russia (o comunque non contro). Guardando al comportamento dei partiti tedeschi, percentuali simili sono state raggiunte dall’estrema sinistra (Die Linke) e dall’ultradestra (Afd). C’è poi il Rassemblement national di Marine Le Pen, come l’Afd germanico alleato della Lega al Parlamento europeo: gli eurodeputati della destra francese si sono espressi contro il Cremlino sono nel 18% dei casi.

E qui emerge la “diversità” del Carroccio, almeno in Europa: i deputati di Salvini hanno votato nell’83% dei casi su posizioni di condanna nei confronti della Russia, in netto contrasto con quelle espresse dai suoi principali alleati in Ue. Un dato significativo tanto più alla luce del dibattito, cancellato all’ultimo momento, che proprio il Parlamento europeo avrebbe dovuto tenere in queste ore a Bruxelles per discutere dei presunti legami tra la Lega e Putin. A marzo, in una risoluzione, l’Eurocamera aveva condannato apertamente gli “accordi di cooperazione firmati” dalla Lega con Russia Unita, il partito del presidente russo. Secondo le accuse mosse dagli avversari di Salvini, tale cooperazione si sarebbe concretizzata con l’appoggio degli eurodeputati leghisti a atti parlamentari pro-Russia.

Secondo Vote Watch, però, l’appoggio non è stato poi così forte, almeno in termini percentuali, e a partire dal 2019: solo nel 17% dei casi, i leghisti si sono espressi a favore di Mosca. Più “pro-Putin” si sono rivelati il Movimento 5 stelle e il Pd, con il 22% dei voti a favore della Russia. Più o meno la stessa percentuale di Fidezs, il partito del premier ungherese Viktor Orban. Considerato (quasi all’unanimità a Bruxelles) il leader nazionale più vicino al presidente russo.  https://europa.today.it

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