Quali sono gli interessi dei popoli europei? E chi li tutela?

Polis etica gli interessi dei popoli europei

Immagine di copertina: L’Europa è davvero nei guai… e non sono guai casuali, ma voluti da chi ne ha l’interesse. Noi europei, noi POPOLI europei, noi italiani, tedeschi, francesi, olandesi, spagnoli, irlandesi, austriaci, belgi, slovacchi, cechi, ungheresi, danesi, portoghesi, ecc., dovremmo tutti domandarci QUALI SONO I NOSTRI INTERESSI? E chi è in seriamente grado di prendersene cura? E chi rema contro di noi? E se non lo facciamo subito saremo a rischio, forse definitivo.
(Composit a cura di Guido De Simone)

(da www.planet360.info) – Il 27 luglio 2022, POLIS ETICA, la neo Scuola Indipendente di Educazione Civica e Politica per Cittadini, ha realizzato un ennesimo convegno strategico, su di un tema tanto delicato che non ne parla quasi nessuno: chi sta causando la crisi politica, economica e identitaria dei paesi europei e dell’Europa nel suo insieme? E perché? La nostra sopravvivenza dipende dal riconoscere, su base OGGETTIVA, chi ci sta manipolando e inguaiando e chi potrebbe esserci d’aiuto. Ma, principalmente abbiamo bisogno di credere in noi stessi e nelle nostre identità e capacità e metterle insieme nell’interesse di tutti, senza perdere la nostra sovranità, nel rispetto reciproco.

Al convegno “Ma quali sono gli interessi dei popoli europei e chi li tutela?” hanno partecipato politici, personaggi pubblici e rappresentanti della comunità scientifica, italiani e francesi.

Tra i relatori c’erano il professor Alexandre Del Valle (noto politico e politologo, dalla Francia), il senatore Luigi Marino (politico, politologo e studioso del sistema russo ed ex sovietico, Italia), il Dr. Stefano Vernole (Direttore del CeSEM, Centro Studi Eurasiatici-Mediterranei, Eurasia, Italia), il Dr. Marco Ghisetti (analista di geopolitica per la rivista Eurasia, Italia).​ Moderatore dell’evento è stato Guido De Simone (fondatore di Polis Etica).

Durante l’incontro, i partecipanti hanno convenuto che dal 1945 l’Europa non è libera e, per ottenere una vera libertà ed un vero ruolo internazionale, l’UE deve liberarsi con intelligenza da qualsivoglia controllo “esterno” e in tutti i campi (monetario, militare, economico, politico), pur mantenendo buoni rapporti con tutti.

Nei loro discorsi, i relatori hanno richiamato l’attenzione sulle conseguenze negative causate dal fatto che l’Europa segue senza obiezioni la politica ideologica e distruttiva statunitense contro la Russia (Russia che è proprio la gamba mancante ad un Occidente zoppo) e sostanzialmente obbedendo, senza obiezioni, salvo l’Ungheria di Orban, alla strategia egocentrica e sempre più autolesionista di Washington.

Durante l’incontro si è parlato anche delle conseguenze negative della fornitura di armamenti all’Ucraina da parte dei paesi dell’UE, con costi diretti e conseguenze economiche e sociali che hanno solo danneggiato il tenore di vita dei cittadini europei e non la Russia.

I partecipanti all’incontro hanno affrontato la crisi ucraina e le sue conseguenze dai vari punti di vista, incluso ciò che preoccupa moltissimo gli abitanti del continente europeo: il coinvolgimento in una guerra continentale solo distruttiva, se non definitiva (atomica).

Hanno anche espresso la loro opinione negativa sulla concessione all’Ucraina dello status di paese candidato all’adesione all’Unione europea. È una mossa ideologica e pericolosa, ma anche un insulto a tutti i princìpi in base ai quali tutti gli altri aspiranti sono ancora oggi valutati e secondo i quali gli aderenti in passato sono stati accettati. E l’Ucraina di oggi NON è affatto compatibile con i princìpi dell’Unione Europea su tutti i piani.

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