ROMA, 12 GEN – E’ incostituzionale il requisito del permesso di lungo soggiorno chiesto agli stranieri extracomunitari per accedere al bonus bebè e all’assegno di maternitĂ . Lo ha stabilito la Corte costituzionale, che ha ritenuto le attuali disposizioni in contrasto con gli articoli 3 e 31 della Costituzione e con l’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
A cadere sono in particolare le norme che escludono dalla concessione dei due assegni i cittadini di paesi terzi ammessi a fini lavorativi e quelli ammessi a fini diversi dall’attivitĂ lavorativa ai quali è consentito lavorare e che sono in possesso di un permesso di soggiorno di durata superiore a sei mesi.
Bonus bebè, normativa europea
A sollevare la questione era stata la Corte di Cassazione, sostenendo che la disciplina fosse lesiva del principio di eguaglianza e della tutela della maternitĂ . Prima di decidere la Consulta aveva posto due quesiti alla Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha affermato che la normativa italiana non è compatibile nĂ© con l’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, che prevede il diritto alle prestazioni di sicurezza sociale, nĂ© con l’articolo 12, paragrafo 1, lettera e), della direttiva 2011/98/Ue, sulla paritĂ di trattamento tra cittadini di Paesi terzi e cittadini degli Stati membri. (ANSA).

