Fate vomitare il porco (Aldo Grandi)

maiale porco

di Aldo Grandi –  L’ultimo decreto di Occhi di cernia al secolo Mario Draghi, questo signore così triste e cupo da sembrare, quasi, un hobbit, ha dimostrato quanto fa schifo questa classe politica incapace di formulare un pensiero originale. Di fronte all’imposizione dell’ultimo decreto che distingue i lavoratori e gli esseri umani di conseguenza in classi di contenimento, un popolo con la schiena dritta sarebbe insorto quantomeno a difesa di coloro che continuano a non volersi vaccinare e a pensarla diversamente senza per questo essere cattivi cittadini e, soprattutto, pessimi contribuenti. Tutt’altro.

Davanti ad una epidemia che fa ridere e a una pandemia che viene usata come grimaldello per scardinare le ultime roccaforti della Resistenza Interiore, nessuno ha aperto bocca o mosso un dito. Non gli ordini professionali, dai medici ai giornalisti, dagli avvocati ai commercialisti. Non psicologi e psichiatri che grazie a questo clima di terrore imposto a piene mani hanno quintuplicato clienti e guadagni, ma non hanno cercato di opporsi ad una violenza inaudita come quella di imporre il vaccino e il Green Pass a chi si ribella. Tengono tutti famiglia, hanno bisogno tutti dello stipendio a fine mese per andare a fare la spesa e in vacanza, tutti simili a criceti che non smettono mai di correre sulla propria ruota.

Guardate i partiti. Al Governo stanno insieme la Lega di Salvini e il Pd, i Cinque Stelle e Forza Italia. Senza carattere, senza attributi, senza memoria, senza passato. Eunuchi nel reale senso della parola, invertebrati il cui unico interesse è partecipare al grande banchetto che l’Unione Europea, a dispetto di tetti e limiti, sta allestendo per coloro che vorranno, rinunciando alla propria sovranità, parteciparvi. Solo Giorgia Meloni sembra e lo scriviamo soltanto per dovere di cronaca non certo per adesione, rifiutare questo appattumarsi degno di una armata Brancaleone.

E noi dovremmo avere ancora fiducia nei partiti? Con quale faccia Matteo Salvini verrà a chiederci il voto dopo che si è completamente genuflesso ai diktat di quel Draghi figlio prediletto dell’Alta Finanza e dei mercati internazionali che tutto decidono e tutto controllano?

Dia retta Mario Pardini: se vuole avere una chance, corra da solo almeno mostrerà di avere coraggio e indipendenza di giudizio, le uniche e ultime qualità che un uomo, su questa terra, può ancora vantare.

Abbiamo letto da qualche parte che qualcuno, un collega, ha dichiarato che “L’olio di ricino del decreto è salutare e va bevuto senza pentimenti”. Noi ci permettiamo di fargli notare che il paragone non solo è infausto e nefasto, ma che se fosse per noi un po’ di olio di ricino, ma di quello vero, glielo faremmo bere a garganella così, magari, imparerebbe ad essere più rispettoso di coloro che, come noi, la pensano diversamente.

Siamo in guerra e forse non tutti lo hanno compreso. Un giorno per sospendere i lavoratori privati – sempre contro di loro – cinque giorni per i bradipi del pubblico impiego e addirittura 15 per i magistrati: ma vi rendete conto di cosa sta succedendo? Ma vi sembra una cosa normale e giusta? Qual è la differenza tra un magistrato o un dipendente pubblico e un lavoratore di un’azienda privata, in particolare se sotto i 15 dipendenti, che si spacca il fondoschiena da mane a sera senza ferie a valanga, orari spezzati, privilegi di casta?

Questo è l’ultimo banco di prova per la libertà. Ci sono milioni di persone che non sanno come fare dal 15 ottobre. Continuare a volere essere fedeli alle proprie convinzioni e perdere lo stipendio oppure cedere e farsi vaccinare che, in fondo, è soltanto un buco in più ché tanto, di buchi, un po’ ovunque, ce li hanno fatti dappertutto ed evitiamo, per favore, le facili battute. Già, peccato, però, che qui ne va di mezzo la salute psicologica delle persone, il loro senso di autostima, la propria radicata volontà di autodeterminazione, il rifiuto delle imposizioni piovute dall’alto e da un Alto che tutti sappiamo essere marcio da sempre fino al midollo oltre a venire foraggiato a botte di 12 mila euro al mese esentasse.

Che bravi gli psicologi e gli psicoanalisti, tutti attaccati col mastice alla poltrona ad ascoltare le frustrazioni di coloro che vorrebbero ribellarsi e, invece, non trovano nessun appoggio. Cosa faranno, adesso, questi novelli Sigmund Freud legati a filo doppio col portafoglio, il conto corrente e il servilismo di stato? Cercheranno di far ingoiare la pillola della impotenza perenne ai loro pazienti o li spingeranno a seguire ciò che sentono, legge fondamentale per ogni tipo di introspezione psicologica?

Guardate i dati. Leggeteli con attenzione. Dov’è questa pandemia che produce varianti a tutto spiano, che sembra, dicono i giornalisti leccaculo del sistema, minacciare di morte gli esseri umani a tutte le latitudini? Chi non si vaccina è diventato il nemico pubblico Numero Uno anche di chi possiede un’attività e vuole tornare a lavorare. Invece di difendere le mosche bianche, le vorrebbero tutte nere.

Dal 15 ottobre sarà guerra totale e ognuno di noi sarà chiamato ad agire secondo coscienza o, perdonateci l’ardire, incoscienza. Non ci saranno sindacati, sempre pronti a stare con le chiappe legate a filo doppio sulle poltroncine rilasciate dal Sistema Unico Dominante; non ci saranno medici se non quelli che hanno chiuso i due occhi e non vogliono rogne (a proposito sappiamo di medici già sospesi per non essersi vaccinati: noi apriamo i nostri giornali, se vogliono, alle loro posizioni e ai loro sfoghi); non ci saranno politicanti di sorta, gente buona a nulla; non ci saranno forze di polizia, tutte intente a dare la caccia a chi non si vaccina e non ha il Green Pass invece di fare il proprio lavoro con grande goduria dei criminali che avranno più libertà di movimento e di delinquere. Non ci saranno amici, parenti, genitori ché, ormai, tutto il sistema è franato su questa paura diffusa a piene mani capace di stravolgere i rapporti umani esasperando diffidenza ed egoismi. Altro che solidarietà come si sciacquava la bocca un altro principe dell’Ignavia che risponde al nome di (sic) papa Francesco.

Guerra totale vorrà dire che ognuno di noi sarà solo di fronte alla scelta e alle sue conseguenze. Non ci saranno premi per chi opterà per continuare a essere un uomo libero. Ci saranno soltanto ancora rinunce e disagi. Ognuno di noi, ognuno di voi, saprà guardarsi dentro e decidere cosa fare. Noi, per quanto ci riguarda, lo sappiamo da un pezzo. Non avendo più niente da perdere, possiamo permetterci di perdere tutto quello che abbiamo.

E voi?

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