Zangrillo contro i bollettini Covid: “attacco mediatico quotidiano”

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Torna ad attaccare, Alberto Zangrillo. E come suo solito lo fa senza giri di parole, senza ipocrisie, in modo diretto, che fa discutere. Nel mirino del primario del San Raffaele di Milano ci finiscono i bollettini Covid quotidiani che snocciolano i numeri dell’emergenza coronavirus. Numeri, in questa cosiddetta quarta ondata, relativamente bassi, da non giustificare, secondo Zangrillo, l’angoscioso aggiornamento quotidiano.

Il pensiero del professore viaggia su Facebook, laddove posta l’ultimo bollettino, quello del 7 agosto. E aggiunge: “Per gli Italiani responsabili e sani di mente, sotto quotidiano attacco mediatico, questi numeri non hanno alcun significato“. Zangrillo, insomma, ci va giù pesante. Per inciso anche Matteo Bassetti, nei giorni scorsi, ha spiegato come a suo giudizio sia inutile paragonare la terza ondata dello scorso inverno con quella in corso ora.

sospendere i bollettini Covid

Zangrillo chiede insomma a gran voce di sospendere i bollettini Covid e di abbassare i toni terroristici sulla pandemia. Non è poi così difficile cogliere un riferimento polemico nei confronti di Roberto Speranza e Cts, giusto per pescarne due dal mazzo, anche se Zangrillo ovviamente non li cita.

Nel dettaglio, il bollettino del 7 agosto dice che ci sono stati poco più di 6.900 nuovi contagi rilevati su circa 290mila tamponi effettuati, un numero che tiene conto anche di quelli rapidi antigenici, per una percentuale di positivi/testati del 2,3%. In tutto il Paese i ricoveri nei reparti ordinari sono cresciuti di 84 unità mentre quelli in terapia intensiva di 11 e sono stati registrati 22 decessi. E Bassetti, in riferimento agli ultimi numeri, ha fatto notare come “nella terza ondata ernao dieci volte maggiori”.  www.liberoquotidiano.it

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