Qualora il Senato dovesse assolvere l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump dall’accusa di incitamento all’insurrezione, non sarĂ perchĂ© è innocente, “ma perchĂ© la giuria include suoi complici”. Non ha usato mezzi termini su Twitter l’ex segretario di stato americano Hilary Clinton, rivale di Trump alle elezioni presidenziali del 2016, condividendo un post in cui critica aspramente i senatori repubblicani che hanno sostenuto le ”infondate” accuse di frode elettorale del tycoon prima della rivolta al Campidoglio del 6 gennaio.
“Se i repubblicani del Senato non riusciranno a condannare Donald Trump, non sarĂ perchĂ© i fatti erano dalla sua parte o perchĂ© gli avvocati hanno montato una difesa competente – ha scritto Clinton – SarĂ perchĂ© nella giuria sono presenti suoi complici”.
9 febbraio 2021 – SarĂ un procedimento lampo il processo di impeachment di Donald Trump che si apre al Senato, e la sua conclusione, con la scontata assoluzione dell’ex presidente dal momento che non vi saranno i 17 voti repubblicani necessari a condannarlo, potrĂ arrivare giĂ lunedì prossimo 15 febbraio, giorno in cui si celebra, ironia della sorte, il Presidents’ Day. E’ quanto si legge tra le righe dell’accordo raggiunto tra il leader della maggioranza dem, Chuck Schumer, e quello della minoranza repubblicana, Mitch McConnell, che si sono trovati uniti nella necessitĂ , per motivi diversi, di avere un processo quanto mai rapido. In teoria, come ha ricordato ieri il leader dem, rimane ancora aperta la possibilitĂ che dopo i quattro giorni di dibattimento, i manager chiedano un voto per estendere i tempi e convocare testimoni. Ma fonti del Senato affermano che al momento questa ipotesi appare improbabile.
Donald Trump si prepara a seguire il suo secondo processo di impeachment, mostrandosi ai suoi fiducioso non solo nella scontata assoluzione, ma nel fatto che il procedimento sarĂ il preludio del suo ritorno sulla scena politica. (adnkronos)

