Becchi: “Conte al Senato ce la fa. Senatori Iv pronti a lasciare Renzi”

“Ormai è sicuro, Conte avrĂ  i numeri anche al Senato. Ne ero certo da tempo, ma ieri ho avuto le ultime rassicurazioni”. Lo afferma ad Affaritaliani.it Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all’UniveristĂ  di Genova, ex ideologo del Movimento 5 Stelle e oggi editorialista di Libero. “Settimana prossima il premier andrĂ  in Parlamento a fare comunicazioni sulle quali chiederĂ  un voto di fiducia. Una volta ottenuto andrĂ  dal presidente della Repubblica e, quindi, dal punto di vista giuridico la crisi nemmeno si aprirĂ . Non ci saranno dimissioni”.

“Conte ha i numeri grazie ai cosiddetti responsabili che provengono un po’ dal gruppo Misto, un po’ dall’Udc, un po’ dall’ex Udeur e, notizia dell’ultimo minuto, probabilmente ci saranno anche sei senatori di Italia Viva che sono pronti a mollare Renzi. Forse Forza Italia non sarĂ  nemmeno indispensabile, anche se magari un paio di senatori azzurri potrebbero avere il raffreddore o il mal di pancia per agevolare la continuazione del governo Conte Due.”

L’unico problema è che il Capo dello Stato ha fatto che non vuole maggioranza raccogliticce e quindi per Mattarella sarĂ  dura buttar giĂą questo rospo. Però Conte potrebbe sostituire un piccolo partito, Italia Viva, con un altro piccolo partito, l’Udc. Sarebbe una svolta perchĂ© nessuno potrebbe dire che si tratta di mercato delle vacche”, spiega Becchi. Ma il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa continua a partecipare ai vertici del Centrodestra… “E’ stato obbligato ad andarci, come Lupi e Cambiamo! di Toti. In particolare Salvini li ha convocati perchĂ© ha capito che da quella parte possono arrivare i problemi per l’opposizione”.

“In definitiva – continua ancora Becchi – se Conte ce la fa dimostra una enorme capacitĂ  politica. Nel 2019 ha fatto fuori Salvini, anche se continua a far politica e magari vincerĂ  anche le prossime elezioni, e oggi distrugge Renzi. Il leader di Italia Viva uscendo sconfitto da questo governo è poi politicamente finito e si sogna di diventare nel 2022 il segretario generale della Nato. Per questo motivo non escludo un passo indietro e un ripensamento dell’ultimo momento di Renzi”, conclude.