Business migranti: soldi in cambio di permessi di soggiorno, due arresti

Denaro e viaggi, ma anche abiti e cene in ristoranti esclusivi, in cambio di permessi di soggiorno a cittadini stranieri, per lo più magrebini. Succedeva al commissariato di Sesto San Giovanni, Milano. Le indagini della Procura di Monza hanno portato agli arresti domiciliari due persone: G.D., assistente capo della Polizia di Stato, e l’imprenditore egiziano A.H.. Disposta invece l’interdizione dall’esercizio di pubblico ufficio o servizio per la durata di un anno per S.A., ex appartenente della polizia, oggi in quiescenza. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip Silvia Pansini. Ai tre sono stati contestati a diverso titolo i reati di corruzione, fraudolento danneggiamento di beni assicurati, istigazione alla corruzione in materia di immigrazione.

I fatti risalgono al triennio 2014-2016 e le indagini, condotte tra il 2016 ed il 2017 con l’analisi di decine di pratiche volte al rilascio di permessi di soggiorno hanno consentito di svelare i rapporti tra gli arrestati. I cittadini a cui assegnare il permesso in cambio di regali di vario genere erano indicati dall’imprenditore ai poliziotti. G.D. ha partecipato a frodi assicurative redigendo annotazioni di polizia giudiziaria dal contenuto falso e ha anche cercato di corrompere un collega affinché redigesse un atto falso. (affaritaliani.it)

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