Margherita De Bac per il “Corriere della Sera†– Togliere «tentazioni» agli italiani per indurli a restare a casa, senza obbligarli. È la filosofia che regge il filo dei provvedimenti contenuti nell’ultimo Dpcm. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte se ne è convinto dopo essersi confrontato venerdì sera col ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente dell’Istituto superiore di sanità , Silvio Brusaferro. Un colloquio basato sull’analisi dei dati dell’epidemia contenuti nel rapporto settimanale della cabina di regia. Non c’è stata nessuna indicazione precisa da parte dei tecnici.
È bastato esaminare i nuovi numeri perché Palazzo Chigi cogliesse l’urgenza di fissare altri limiti prendendo visione di un «quadro di estrema sofferenza, soprattutto in alcune Regioni» che richiedeva iniziative stringenti e tempestive «per invertire la curva dei contagi e scongiurare il rischio di trovarsi di fronte all’inevitabilità di un lockdown» a ridosso del Natale.
Da qui la decisione. Ridurre al massimo le attività non necessarie per convincere i cittadini a non uscire, non potendo frequentare ristoranti, bar, palestre, cinema. Luoghi ben organizzati ma che avrebbero costituito «una tentazione».


 
                                     
                                    