Migranti, 43 sbarcano in Salento e si gettano in mare per sfuggire ai controlli

Quarantatré persone – presumibilmente provenienti da Iran e Iraq – sono arrivate all’alba su un veliero che le ha portate fino alla spiaggia di Torre Pali, una delle marine di Salve, sulla costa ionica del basso Salento. L’imbarcazione si è incagliata in località Isola della fanciulla e i migranti, quando hanno visto la motovedetta del Roan della guardia di finanza, si sono buttati a mare per cercare di raggiungere la terraferma e far perdere le loro tracce. Un tentativo pressoché inutile, considerato che 43 persone sono state rintracciate e tra loro ci sarebbero anche gli scafisti.

Immediato l’intervento della Croce Rossa, con gli operatori in tenuta da alto biocontenimento. I primi controlli sanitari hanno permesso di verificare che gli stranieri (tra i quali ci sono anche alcune donne e bambini) erano in stato di ipotermia e che un uomo aveva riportato un trauma toracico, per cui è stato trasportato in ospedale.

Gli altri saranno trasferiti nel centro Don Tonino Bello di Otranto, dove saranno sottoposti a test per verificare l’eventuale positività al Covid. Nei giorni scorsi, sette casi di coronavirus sono stati scoperti nel Cara di Bari, dove gli altri 300 ospiti sono stati sottoposti a tampone e messi in quarantena, fino al momento in cui sono stati resi noti i risultati dei test. Oltre ai primi sette non sono risultati positivi altri migranti.  bari.repubblica.it/cronaca