Lâudienza preliminare a carico di Matteo Salvini per il caso Gregoretti è stata rinviata al prossimo 20 novembre, quando verranno sentiti anche il premier Giuseppe Conte e lâex ministro Danilo Toninelli. Una vittoria per il leghista: viene dato credito alla linea difensiva, la responsabilitĂ fu di tutto il governo. E non solo, perchĂŠ il 4 dicembre sarĂ la volta di Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese.
Dopo la decisione del gup Nunzio Sarpietro, il segretario della Lega si è presentato in conferenza stampa al fianco di Giulia Bongiorno. La quale in qualitĂ di avvocato ha fatto il punto della situazione e ha messo in grave imbarazzo il tribunale dei ministri: âCâè stato un errore di traduzione dallâinglese. Il tribunale dei ministri sostiene che la normativa europea prevede che è obbligatorio far sbarcare nellâimmediatezza e indica la frase in inglese da cui è tratta, ma il termine âuntilâ non richiama lâimmediatezza bensĂŹ i tempi ragionevoli, la flessibilitĂ in base agli accordi con gli Stati membri. Quindi lâobbligo di sbarco immediato non esisteâ.
Poi la Bongiorno ha ribadito che la procedura che è stata utilizzata per la Gregoretti non è stata unâiniziativa estemporanea di Salvini: âNon era impazzito, la scelta di attendere prima di far sbarcare i migranti si inseriva nellâambito di una procedura prevista nel contratto di governo e nel consiglio europeo del 18 giugno 2018. In particolare abbiamo segnalato che il tribunale sbaglia a ritenere lâattesa una scelta di Salvini finalizzata al sequestro, a riguardo abbiamo un testimone estremamente chiaroâ. liberoquotidiano.it


 
                                     
                                    