“A ventotto anni dalla strage di Capaci invio un saluto caloroso a tutti i giovani delle scuole coinvolti nel progetto ‘La nave della legalitĂ ’, che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, con loro, Francesca Morvillo e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto “La nave della legalitĂ ”, nel 28° anniversario della strage di Capaci.
“I due attentati di quel 1992 segnarono il punto piĂą alto della sfida della mafia nei confronti dello Stato e colpirono magistrati di grande prestigio e professionalitĂ che, con coraggio e con determinazione, le avevano inferto durissimi colpi, svelandone organizzazione, legami, attivitĂ illecite – ricorda il Capo dello Stato -. I mafiosi, nel progettare l’assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella societĂ . Nella loro mentalitĂ criminale, non avevano previsto che l’insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertĂ dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell’affetto delle tante persone oneste”.
“La mafia si è sempre nutrita di complicitĂ e di paura, prosperando nell’ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella societĂ il senso del dovere e dell’impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontĂ di giustizia e di legalitĂ . I giovani sono stati tra i primi a comprendere il senso del sacrificio di Falcone e di Borsellino, e ne sono divenuti i depositari, in qualche modo anche gli eredi”, ha proseguito Mattarella
“Dal 1992, anno dopo anno, nuove generazioni di giovani si avvicinano a queste figure esemplari e si appassionano alla loro opera e alla dedizione alla giustizia che hanno manifestato. Cari ragazzi, il significato della vostra partecipazione, in questa giornata, è il passaggio a voi del loro testimone. Siate fieri del loro esempio e ricordatelo sempre”, conclude.

