di Francesco Storace – Ieri era Pasqua, oggi sarĂ anche Pasquetta, ma non può durare ancora il silenzio sulle terribili accuse di Franco Bechis al premier Conte. Ă vero il trattamento di favore riservato al presidente del Consiglio sul coronavirus rispetto a tutti gli italiani? Il direttore del Tempo ha tutte le carte in mano che raccontano una veritĂ vergognosa. Mentre il presidente del Consiglio preparava la detenzione domiciliare di tutti i nostri connazionali e i suoi alleati giocavano alla semplice influenza e andavano a caccia di razzisti, a Palazzo Chigi si preparava il bunker a tutela dellâinquilino numero uno. E si ordinavano mascherine, gel, guanti, camici, bombole di ossigeno in quantitĂ industriale.
Le date sono importanti. 31 gennaio lo stato dâemergenza. Lâ8 marzo un decreto di Conte per dichiarare la Lombardia e dodici province di varie regioni zona rossa. Poi lâestensione delle restrizioni a tutta Italia.
âMentre tutta Italia impazziva a cercare le mascherine che non câerano in alcuna farmacia e solo per pochi giorni si trovavano on line a prezzi folli, mentre gli ospedali e le case di cura non riuscivano a proteggere medici e infermieri che rischiavano la vita, la presidenza del Consiglio ha messo da parte veri e propri arsenali con cui resistere nel bunker anche per lunghi mesiâ, racconta lâinchiesta del direttore de âIl Tempoâ.
Il materiale ordinato e ricevuto è stato ingente e destinato alla presidenza del Consiglio. Ci sono i contratti. Il premier può dire che sia stato fatto tutto a sua insaputa, per usare una sfortunata definizione che è costata la carriera a molti politici?

Giuseppe Conte, per sostenere questa tesi, ha una sola carta da giocare. Rinunciare al pranzo di Pasquetta e tirare fuori i nomi di chi lo ha messo nei guai senza dirgli nulla. NĂŠ a lui nĂŠ ai suoi collaboratori.
Il povero Guastamacchia – Giorni fa il premier ha giustamente ricordato a Palazzo Chigi Giorgio Guastamacchia, lâuomo della sua scorta stroncato dal coronavirus. Se tutto quello che il premier non ha ancora trovato la forza di smentire è assolutamente vero, come farĂ a guardare in faccia la famiglia del sostituto commissario che vegliava su di lui e i suoi colleghi destinati alla vigilanza del capo del governo?
Giuseppe Conte non può ignorare quanto ha denunciato Bechis. Glielo deve chiedere la stampa libera se esiste ancora in questo paese, glielo deve chiedere la politica. Ieri ha cominciato a chiederlo Roberto Calderoli della Lega. PerchĂŠ poi ad alzare la voce saranno i rappresentanti di medici e infermieri, di quel personale sanitario mandato allo sbaraglio senza dispositivi mentre qualcuno pensava alla salute del presidente del Consiglio. NĂŠ la Merkel â in quarantena â nĂŠ Boris Johnson â appena uscito dai guai â hanno ricevuto un trattamento di favore rispetto ai loro popoli.
Arriva anche per il premier italiano il momento della veritĂ . Sia lui a togliere dâimbarazzo tutti.

