Muore per coronavirus ma lo dicono dopo i funerali. Contagi nel Foggiano

La Procura di Foggia ha aperto un’inchiesta conoscitiva in merito ai fatti accaduti a San Marco in Lamis, nel Foggiano, dove è deceduto un 75enne risultato positivo al coronavirus dopo i funerali che si sono svolti alla presenza di centinaia di persone. L’emergenza riguarda l’area tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico, per la quale ieri il governatore Michele Emiliano ha detto di temere che possa scoppiare un focolaio, come accaduto in Lombardia nella zona di Codogno, e per questo motivo ha chiesto al governo Conte di far scattare la “zona rossa” per limitare i contagi.

“Si tratta di una sorta di pre-inchiesta – spiega il procuratore Ludovico Vaccaro – che al momento non ha ipotesi di reato né indagati. È una inchiesta per accertare i fatti ed è di natura conoscitiva”. Il procuratore fa riferimento alle affermazioni di Emiliano che ieri ha parlato di “errore catastrofico” da parte di “un medico legale” che avrebbe rilasciato la salma per i funerali prima di conoscere l’esito del tampone.

E’ emergenza coronavirus nell’area foggiana, tra San Marco in Lamis e San Nicandro Garganico.  Il cordone sanitario appare ormai saltato, questa mattina lo ha ammesso, preoccupato, il governatore Michele Emiliano: “Nel nord della Puglia – ha detto – ci sono situazioni che abbiamo difficoltà a controllare. Ho chiesto al presidente del Consiglio interventi intensivi nel Foggiano, bisogna agire in fretta”. Tutto ha avuto inizio da un “un errore catastrofico” che sarebbe stato compiuto da “un medico legale”, ha comunicato Emiliano in conferenza stampa.

Cosa è accaduto? Un 75enne di San Marco in Lamis, ex dipendente pubblico, tra fine gennaio e gli inizi di febbraio si è recato a Cremona, in Lombardia. L’uomo è tornato in Puglia il 16 febbraio e ha comunicato al suo medico curante di essere stato nella zona a rischio contagio. Qualche giorno dopo il suo rientro ha avvertito i primi malori e la sera del 27 febbraio è deceduto in casa. L’indomani il corpo è stato portato all’ospedale di San Severo (Foggia) e successivamente nella sala mortuaria a San Marco in Lamis.

Il 3 marzo, poche ore prima che si conoscesse l’esito del tampone, sono stati celebrati i funerali nella chiesa “La Collegiata” di San Marco in Lamis. A rito funebre concluso, il Policlinico di Bari ha comunicato la positività al coronavirus, ma ormai era troppo tardi. L’uomo era molto conosciuto, al funerale hanno partecipato centinaia di persone, abbracci, strette di mano. Per tutti, almeno per quelli che è stato possibile raggiungere, è scattata la quarantena, le scuole sono state chiuse e il mercato rinviato.

Si teme che il virus possa diffondersi rapidamente e, nel pomeriggio, un altro uomo di San Nicandro Garganico, un insegnante, è risultato positivo al Coronavirus ed è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Giovanni Rotondo. Il pronto soccorso è stato chiuso a scopo precauzionale e poi riaperto. In Puglia i casi di contagio da coronavirus solo saliti da 9 a 14.  ANSA

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