Lo Stato islamico ha rivendicato l’attacco che ha ferito ieri cinque militari italiani vicino Kirkuk, in Iraq. In un comunicato ripreso da “Site”, gruppo di monitoraggio del terrorismo di matrice jihadista online, si legge che “i soldati del califfato hanno “ferito otto membri delle forze della Coalizione crociata ed elementi dei pesmherga”, i combattenti curdi-iracheni.
“I soldati del califfato hanno colpito un mezzo blindato 4×4 con a bordo esponenti delle forze della colazione internazionale crociata e dell’antiterrorismo dei peshmerga nella zona di Qurajai, a nord di Kufri, tramite l’esplosione di un ordigno piazzato sul terreno”, si legge nella nota. “Il veicolo è stato distrutto e sono stati feriti quattro crociati e quattro apostati”, conclude il cominciato. (Res) © Agenzia Nova
Tre dei cinque militari sono in condizioni gravi, ma non sarebbero in pericolo di vita. I tre militari sono tutti in prognosi riservata ed attualmente ricoverati in un ospedale militare a Baghdad. Dei tre il più grave ha riportato un’emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe, che sono state parzialmente amputate. Gli altri due militari coinvolti nell’esplosione, invece, hanno riportato solo micro fratture e lesioni minori.
Attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime, reati per i quali procede la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo di indagine. Le indagini sono state affidate dal pm Sergio Colaiocco ai carabinieri del Ros. ansa