Pericolosi batteri nel latte proveniente dalla Germania, scatta allarme

Una contaminazione batterica rilevata nel latte fresco e a lunga conservazione prodotto in Germania sta provocando non pochi problemi a Bären Marke e a Weihenstephan, due dei maggiori caseifici del paese i cui prodotti vengono esportati in tutta Europa, Italia compresa. A lanciare l’allarme, diffuso poi dal Sistema rapido di allerta europeo alimenti (RASFF), è stato il Consorzio dei produttori di latte tedeschi, parlando di una partita di centinaia di migliaia di confezioni vendute in tutto il Paese. Durante controlli di routine sono stati scoperti batteri del tipo Bacillus Cereus, particolarmente resistenti e in grado di sopravvivere alle basse temperature. Sono microbi capaci di provocare gastroenteriti e altre gravi infezioni.

Il caseificio Hochwald Foods ha richiamato il “latte fresco” a marchio Bärenmarke a causa di una possibile contaminazione batterica. Il prodotto potenzialmente pericoloso viene venduto nei brick da un litro (3,8% di grassi) con la data di scadenza 30 novembre 2019. Weihenstephan Dairy, uno dei più antichi marchi tedeschi di prodotti lattiero-caseari, sta invece procedendo al richiamo del mix latte e cacao a marchio Weihenstephan. Il prodotto, in tetra pack da 1 litro, è il “Weihenstephan H-Milch 3,5%”, con data di scadenza dell’8 gennaio 2020, e il “Weihenstephan H-Cocoa”, con una data di scadenza del 19 febbraio 2020.

I vari prodotti sono distribuiti nell’Unione europea nei supermarket di Edeka, Aldi e Lidl, che avrebbero già ritirato dagli scaffali il latte dei due caseifici. “Il ritiro del latte è avvenuto in Germania – ha commentato Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti – ma data l’ampia risonanza che l’accaduto ha avuto nei notiziari in lingua tedesca, la nostra associazione ha ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all’estero e non conoscere bene il tedesco. L’invito è pertanto di prestare la massima attenzione a quanto acquistato da ora ai prossimi mesi. In tutto il mondo, circa 420.000 persone muoiono ogni anno per le infezioni da alimenti contaminati di cui 125.000 sono bambini!”.

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