Sale lo spread, il professore di storia: colpa di Salvini

Una manovra disastrosa, né carne né pesce, anzi solo tasse. Risultato? Nel silenzio generale, lo spread sale alle stelle, con i titoli di Stato i cui rendimenti hanno superato quelli degli omologhi greci. Tutti zitti, però: al governo ci sono Pd e M5s, mica la Lega e Matteo Salvini a cui dare la colpa. Eppure, qualcuno riesce nell’impensabile – e ridicolo – capolavoro.

Si tratta del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, il quale interpellato da Repubblica spiega: “Più che preoccupazione, in Europa ho registrato sorpresa per il dibattito politico italiano – premette -. C’è il pericolo di una percezione di instabilità che rischiamo di pagare sui mercati. Gli investitori non vogliono sentir parlare della possibilità di un ritorno di chi, come Salvini, tifa per Vox e ha messo in discussione l’ancoraggio europeo dell’ Italia”.

Queste le confidenze registrate da Repubblica a Bruxelles. Insomma, siamo addirittura a dire che i mercati “temono il ritorno di Salvini” e dunque lo spread schizza alle stelle. Oltre il ridicolo, come detto. Ma la tesi, ovviamente, è piaciuta tantissimo a Repubblica, che dedica alla vicenda il titolo di apertura dell’edizione di domenica 10 novembre. liberoquotidiano.it

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