Grecia: arrivati 18mila “migranti” in due mesi

Sono oltre 18.000 le persone, soprattutto famiglie siriane e afghane, giunte nelle isole greche tra agosto e settembre, più del doppio di quelle arrivate nello stesso periodo un anno fa. Un numero record dal 2016, che va ad aggiungersi agli oltre 35 mila migranti respinti nello stesso periodo dalle autorità greche e turche lungo la rotta del Mar Egeo. Sono le cifre contenute in un nuovo report reso pubblico oggi da Oxfam. Una situazione che l’organizzazione no profit definisce “esplosiva e prossima al collasso”.

Nel campo di Moria a Lesbo a fronte di una capienza di 3.000 posti ci sono oltre 13 mila persone, per il 42% minori tra i 7 e 12 anni, tra cui quasi 1.000 bambini e ragazzi arrivati da soli, “costrette a sopravvivere in condizioni disumane”.

“Solo a Lesbo tra agosto e settembre sono arrivate 8.500 persone su una popolazione di 85 mila abitanti, una media di 140 al giorno”, ha detto Riccardo Sansone, responsabile dell’ufficio umanitario di Oxfam Italia.

Oxfam ritiene fondamentale “superare gli effetti creati dal disastroso accordo tra Ue e Turchia, in Paesi di primo arrivo come la Grecia, attraverso un efficace meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo tra gli stati membri, non solo su base volontaria. Tenendo presente che nel 2019 in Grecia sono arrivati oltre 45 mila migranti, più di quanti sbarcati in Italia, Spagna e Malta”. ANSAMED

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