Ma quale partito del fascio? A Mantova tutti assolti

Tutti prosciolti per non aver commesso il fatto. È la sentenza emessa dal Gup di Mantova Casari nei confronti di nove imputati. Erano aderenti al Movimento Fasci del lavoro accusati di ricostituzione del partito fascista. Alle elezioni comunali di Sermide-Felonica, nel 2017, poi annullate dal Consiglio di Stato, conquistarono un seggio.

Nessuna ricostituzione – – Il giudice ha ritenuto che non ci fossero prove per accusarli di aver voluto ricostituire il disciolto partito fascista. E quindi di non aver violato la legge Scelba e la dodicesima disposizione transitoria della Costituzione. Il pubblico ministero aveva chiesto, invece, la condanna di tutti gli imputati a pena variabili dai 18 mesi ai 4 anni di carcere.
Soddisfazione per la sentenza di proscioglimento è stata espressa da Claudio Negrini, leader dei Fasci italiani del lavoro e uno degli accusati: Ora annuncia la volontà di ricandidarsi con il nuovo simbolo Italia agli italiani.

“Adesso ci ripresenteremo alle elezioni della prossima primavera per riprenderci il maltolto”, ha detto. La sentenza del Consiglio di Stato aveva annullato le elezioni comunali di Sermide-Felonica in cui era stata eletta la figlia Fiamma (nella foto sopra, a sinistra della Boldrini).
“Questa volta – ha aggiunto – ci presenteremo con la lista e il simbolo l’Italia agli italiani che non avrà alcun riferimento con quello vecchio dei fasci”.

Intervenne l’ex presidente della Camera – – Dopo l’intervento dell’allora presidente della Camera Laura Boldrini e dell’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, le elezioni a Sermide furono appunto annullate. Partì l’inchiesta della procura di Mantova. Già nello statuto del movimento sembrava fossero ravvisabili gli elementi a sostegno dell’accusa di “ricostituzione del partito fascista”.
Per questo – per i contenuti del programma e per il simbolo (il fascio littorio) – il pm aveva chiesto a dicembre 2018 le pene per i nove imputati. Che ora, però, sono stati prosciolti.

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