Il Tar reintegra il maresciallo che ironizzava sulla Boldrini

“Il Tar del Lazio ha reintegrato il maresciallo dei Carabinieri Riccardo Prisciano: ora, nell’assoluto rispetto del prestigio dell’Arma, ci auguriamo che venga recepita la sentenza senza fare ricorso”. E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone. ”Il maresciallo scrittore – prosegue – aveva rivolto alcune critiche libero dal servizio e per questo era stato congedato a seguito della notifica dell’avvio di un procedimento disciplinare per ‘islamofobia, xenofobia, omofobia, violazioni dei doveri attinenti al grado ed al giuramento prestato e per aver inficiato l’apoliticità della Forza Armata’”. ”Ora – conclude Mollicone – ci auguriamo che intervenga anche il ministro Trenta affinché si concluda questa vicenda e il maresciallo possa tornare in servizio a servire il Paese e a esprimere liberamente le sue idee”.  Lo riporta il  www.secoloditalia.it

Il maresciallo Prisciano e quel post sulla Boldrini

Il maresciallo Prisciano, autore del libro “Nazislamismo” (Ed. Solfanelli), la cui presentazione è stata curata da Magdi C. Allam. Il maresciallo dell’Arma racconta in questi termini, la sua vicenda: «Ho subito tre procedimenti disciplinari di rigore, svariate denunce presso la Procura Militare (procedimenti terminati tutti con archiviazione od assoluzione), trasferimenti ad 800km dalla mia famiglia, visite psicologiche e psichiatriche alle quali ovviamente sono risultato perfettamente idoneo al servizio militare: non contento di tutte queste angherie fattemi subire, il Comando Generale dell’Arma mi ha posto in congedo “per non meritevolezza” proprio a causa delle mie idee politiche sovraniste, patriottiche, anti-Islam, anti-aborto, contrarie alla pratica dell’utero in affitto ed alle adozioni di bambini a coppie omosessuali. Tra le accuse – scrive ancora Prisciano – anche quella di aver commentato in maniera troppo “ironica” sulla mia pagina Facebook  le scelte politiche del Presidente della Camera Laura Boldrini, dell’allora Ministro dell’Interno Angelino Alfano, dell’allora Premier Matteo Renzi, nonché dell’ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano».

L’auspicio di tutti è che questa guerra contro un servitore dello Stato venga finalmente terminata e che il maresciallo Prisciano possa tornare a compiere il suo dovere di cittadino e di militare.

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