Prete si finge ‘anti-immigrati’ ma vince bando da 1,2 milioni per l’accoglienza

Si dichiarava contrario all’immigrazione e all’accoglienza, ma ora si prepara a gestire un centro. Ha  presenziato a dirette televisive nazionali per denunciare “l’invasione” dei musulmani in Italia e ora è pronto per avviare un progetto di accoglienza e integrazione di rifugiati, a suon di quattrini.

Il protagonista non è un esponente della Lega e nemmeno della destra tarantina, ma una sacerdote: si chiama don Luigi Larizza, ed è parroco del Sacro Cuore di Taranto e presidente della cooperativa “Giovanni Paolo II” che ha vinto la gara indetta dal comune di Taranto per gestire lo Sprar, il Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Una gara da 1 milione e 200mila euro.

Il religioso fu anche protagonista di un duro scontro ripreso dalle telecamere: accusò l’ex sindaco di Taranto Ippazio Stefano di aver portato i cornetti agli immigrati e di aver trascurati le famiglie bisognose della città. Anche i sacerdoti sono diventati bersagli delle sue esternazioni: tutti accusati di praticare l’accoglienza in cambio di denaro. Ora però nel “business dell’accoglienza” è entrato anche lui.

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