L’Italia stanzia 400.000 euro “per il colera in Zimbabwe”

Su impulso della Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, la Cooperazione Italiana ha previsto un pacchetto di aiuti alla popolazione dello Zimbabwe colpita da una recente epidemia di colera scoppiata nella capitale Harare. Sono stati disposti finanziamenti per un totale di 400.000 euro all’UNICEF e alla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICROSS).

UNICEF sta realizzando attività di sanitizzazione ed igienizzazione delle acque per evitare il propagarsi dell’epidemia ai bambini di strada della capitale, mentre le attività di FICROSS sono maggiormente centrate sul rafforzamento dell’accesso ai servizi sanitari essenziali e sulla distribuzione di famarci e presidi sanitari alla popolazione. Inoltre, è prevista una spedizione via nave dalla Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi di un container di farmaci anticolera, che saranno donati dalla Cooperazione Italiana alla stessa FICROSS.

22 sett 2016 – Contro lo Zimbabwe 16 anni di sanzioni imposte dagli Stati Uniti

Lo Zimbabwe è vittima di “sanzioni perfide” imposte 16 anni fa dagli Stati Uniti e dai paesi occidentali (che eseguono gli ordini degli USA come è successo recentemente con le sanzioni contro la Russia)

Lo ha dichiarato il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe

“Come paese, siamo stati puniti collettivamente per aver esercitato principio primordiale sancito dalla Carta delle Nazioni Unite, ovvero l’indipendenza sovrana. Siamo stati puniti per aver fatto ciò che fanno tutti gli altri paesi, vale a dire rispondere agli interessi del popolo. Coloro che hanno imposto queste sanzioni vorrebbero che noi assecondassimo i loro interessi a discapito dei bisogni della maggioranza della nostra gente”, ha detto Mugabe, secondo il quale “fino a quando queste sanzioni economiche e finanziarie resteranno in vigore, la capacità dello Zimbabwe di attuare del tutto l’Agenda 2030 sarà fortemente ridotta”.

Mugabe ha quindi rinnovato l’appello a Stati Uniti e Regno Unito e ai loro alleati affinché rimuovano le sanzioni “illegali e ingiustificate”, in modo che lo Zimbabwe possa mantenere gli impegni presi. (con fonte agenzia nova)

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