Grasso: la mafia è un problema mondiale, collegamenti con il terrorismo

Per il presidente del Senato, Pietro Grasso,

“abbiamo certamente sconfitto la mafia sanguinaria di Riina e Provenzano, che sono morti senza mai collaborare, e questo avrebbe consentito di ricomporre pezzi di verità mancanti sulle stragi, ma ciò non significa che possiamo considerare sconfitta Cosa Nostra. Oggi la minaccia non è meno grave, anzi è più insidiosa“.

Lo ha sottolineato agli Stati generali della lotta alle mafie in corso a Palazzo Reale. La mafia oggi, a suo parere, conquista il potere “con altri mezzi, insediandosi nel tessuto economico e politico, non solo nelle regioni del Sud, ed è capace di operare a livello globale servendosi anche delle nuove tecnologie”.Per questo, secondo Grasso, “la battaglia per la legalità è tutt’altro che terminata” ed è diventata una questione “non solo nazionale, ma anche mondiale con collegamenti anche con il terrorismo, che in Italia ha portato a unificare, unico Paese al mondo, in una procura nazionale le indagini contro le mafie e il terrorismo” per “avere una visione comune su questi temi”.

“Siamo finalmente sulla strada giusta, le mafie prosperano dove manca lo Stato, dove manca il lavoro, dove non conviene vivere nella legalità. Serve sopratutto un impegno diffuso che coinvolga le migliori energie civiche” ha però concluso la seconda carica dello Stato. (askanews)

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