“Chiudete le frontiere, non le strade”


Milano – Duomo, Castello Sforzesco, corso Como. CasaPound, per una notte, si “prende” il centro di Milano per lanciare forte e chiaro il suo messaggio. La città è stata tappezzata di striscioni contro l’immigrazione e l’accoglienza esposti sulle varie barriere anti terrorismo che sono state sistemate a protezione delle strade e dei luoghi simbolo per scongiurare eventuali attacchi terroristici.

Semplice e diretto il senso degli striscioni – “Chiudete le frontiere, non le strade” -, che collegano una potenziale minaccia terroristica all’immigrazione.

“È una provocazione – ha spiegato Angela De Rosa, portavoce del movimento – contro chi, dopo aver contribuito a creare una situazione di totale insicurezza, pensa di poter risolvere tutto posizionando semplici blocchi di cemento in strada, nella speranza di evitare attentati e dare un’illusione di sicurezza ai cittadini”.

“Se le nostre città sono a rischio terrorismo – ha continuato De Rosa – è anche grazie a chi favorisce l’immigrazione incontrollata, spacciata come occasione di crescita e di sviluppo per l’Italia. Sala – che era già finito nel mirino di CasaPound per il caso Expo – e gli immigrazionisti invece di promuovere ridicole passerelle pro accoglienza, dovrebbero capire che la soluzione è chiudere le frontiere e – ha concluso la portavoce – non limitare la nostra libertà blindando le città”.

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